La Verità non è Malattia
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Immagine tratta dal sito Progetto GenderQueer Nel mio post Identità e comportamenti , parlando soprattutto di orientamento sessuale (e di comportamenti sessuali), scrivevo: “penso che ognuno abbia il diritto di definire la propria identità come meglio crede”. Convinzione che ho, ovviamente, anche (e soprattutto) per quanto riguarda la transessualità . Ritengo, infatti, che le persone transessuali abbiano tutto il diritto di potersi liberamente definire come meglio credono. Quindi, se sono MtF*, femmine e, viceversa, se sono FtM**, maschi. Infatti, penso che la verità della loro identità, non risieda nel loro sesso biologico (in ciò che hanno o hanno avuto tra le gambe), ma stia ben salda nella loro mente che le porta a percepirsi come appartenenti a un genere piuttosto che a un altro. Ciò detto, mi fa specie il fatto che le persone transessuali debbano essere etichettate come affette da “disforia di genere” (o “disturbo dell’identità di genere”) e, in tal modo, rese m