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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Scoprire se stessi | Chiamami col tuo nome

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Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino è un film perfetto. Strepitosi i due protagonisti: Timothée Chalamet nel ruolo di Elio e Armie Hammer in quello di Oliver.  Due interpreti assolutamente a proprio agio in tutte le situazioni; credibili e capaci di esprimere, anche solo con dei piccoli movimenti del volto e degli occhi, i sentimenti più vari: l’incertezza; il desiderio; la sensualità; l’ansia; la paura; l’amore… Bellissima la sceneggiatura di James Ivory che, con consumata sapienza, porta lo spettatore dentro una storia di scoperta: la scoperta dell’amore, del sesso, del desiderio, della felicità e della sofferenza.  Ma anche e soprattutto la scoperta di sé. Sì, perché il diciassettenne Elio, amando, scoprirà la sua vera natura. Scoprirà quanto può mettere a disagio, far star male la propria natura. Ma scoprirà anche quanto può essere meraviglioso essere se stessi. E anche Oliver, il dottorando ospite della famiglia di Elio, scopre qualcosa di inaspe

Rosa maschio | Il gender e i colori

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Molti pensano che la Natura o Dio abbiano destinato il colore azzurro ai maschietti e quello rosa alle femminucce. Ovviamente, l’assegnazione di un colore a un genere piuttosto che a un altro è frutto di una convenzione e Dio o la Natura non sono in alcun modo coinvolti nel pretendere che a un uomo sia più idoneo l’azzurro, mentre a una donna il rosa. Anzi, più esattamente, va detto che l’abitudine di assegnare il rosa alle signore e l’azzurro agli uomini è abbastanza recente, ovvero ha, più o meno, un secolo. Fino alla fine dell’Ottocento, infatti, il rosa era considerato un colore prettamente maschile in quanto «versione addolcita del rosso, tinta focosa e virile per antonomasia; mentre il celeste era il colore delle bambine in omaggio al manto della madonna.»*. Per farsi un’idea del colore degli abiti in voga nelle epoche passate, si può guardare con attenzione all'arte figurativa che, manco a dirlo, mostra assai spesso maschi abbigliati di rosa. Moroni, Cava