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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Il maturo e il giovinetto

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L’esile trama de La morte a Venezia di Thomas Mann è nota: il maturo scrittore Gustav von Aschenbach si reca a Venezia per un viaggio di piacere e vi trova il bellissimo adolescente polacco Tadzio che soggiorna nel suo stesso albergo.  Se ne innamora follemente, ma tutto, tra i due, resta a livello di sguardi senza mai neppure un contatto o una parola, in quanto la differenza di età tra i due sembra un ostacolo insormontabile. Una trama che non ha sviluppi, ma che non per questo rende il romanzo breve di Mann tronco o manchevole in qualche modo. Ciò che a Mann sembra interessare, infatti, non è tanto il racconto dello svolgersi degli eventi, ma le riflessioni che il maturo scritture fa e i mutamenti nel carattere e nel fisico che esse producono. Il carattere originario dello scrittore viene minuziosamente descritto da Mann nei primi due capitoli del romanzo.  In essi si descrive un uomo interamente votato alla scrittura; metodico e rigoroso. Un uomo che ha rinnegato il proprio pass

Un cult camp | Il vizietto

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Il vizietto per la regia di Édouard Molinaro con Michel Serrault e Ugo Tognazzi è un capolavoro. Un vero cult della cinematografia. La storia è semplice e nota: il figlio appena ventenne di Renato, omosessuale gestore di un locale dove si esibiscono delle drag queen, sta per sposarsi con la figlia di un uomo politico rappresentante di un partito della destra bigotta e oltranzista. Per evitare che il politico intransigente neghi il suo assenso alle nozze, il ragazzo chiede al padre di “normalizzare” momentaneamente la propria vita e di presentarsi alla cena con i futuri suoceri come un padre eterosessuale qualunque. Alla recita non è invitato Albin, il compagno di Renato, che ha fatto da “madre” proprio al ragazzo e che pare impossibilitato a vestire panni maschili. Viene, invece, invitata la madre biologica del giovane… Albin, però, ha un’altra idea che mette in atto all’insaputa di tutti… Il film è un capolavoro camp . I personaggi gay “scheccano” paurosamente e si danno il femmin