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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

Napoli era pregna di cattiveria e di lussuria

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Edito da Colonnese per la prima volta nel 1981 e, successivamente, nel 1998 (e nel 2000) in edizione ampliata, Verso il sole di Oscar Wilde , a cura di Renato Miracco, ricostruisce - con materiali di diversa natura - il soggiorno napoletano che Wilde compì, assieme all’amato Lord Alfred Douglas , dopo essere uscito dal carcere, nel quale aveva scontato due anni di lavori forzati per aver consumato atti di sodomia. Va detto che i due amanti avevano seri problemi di liquidità che si aggravarono appena si venne a sapere che si erano ricongiunti e che vivevano assieme a Napoli (località nella quale si erano recati separatamente per non dare nell’occhio).  Infatti, i fondi furono loro tagliati e si fece di tutto perché si lasciassero: sembrava davvero troppo che Wilde potesse vivere di nuovo assieme all’uomo che aveva amato! Di tutto ciò Wilde è consapevole e ne ragiona con amici e avvocati nella corrispondenza riportata dal curatore nel volume. Si tratta di lettere nelle quali

Un triste Splendore

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Splendore di Margaret Mazzantini edito da Mondadori è un libro triste. Triste perché la storia narrata è triste e perché esso sembra tradire una visione delle persone omosessuali, da parte dell’autrice, un po’ troppo stereotipata e alquanto ammuffita. Attenzione : di seguito si fa riferimento alle pagine finali del romanzo.

Modelli di famiglia - Qualche considerazione

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Ci sono molte persone che, soprattutto di fronte alle famiglie omogenitoriali (quelle formate da genitori dello stesso sesso), vanno ripetendo come un mantra che l’unica famiglia è quella tradizionale (ossia, secondo loro, quella formata da genitori di sesso diverso e dai loro figli).  A costoro verrebbe voglia di chiedere se sanno che la loro cosiddetta “famiglia tradizionale” di “tradizionale” non ha poi molto! La tradizione della famiglia composta da un padre + una madre + figli, infatti, non solo si afferma come modello nella società occidentale di matrice cristiana soprattutto a partire dalla rivoluzione industriale borghese (dunque neppure due secoli), ma, ancora oggi, nel mondo è un modello minoritario che convive con altri modelli-famiglia. Per stare alla contemporaneità, infatti, la famiglia poligamica (un padre + diverse madri + figli OPPURE una madre + diversi padri + figli) resta il modello-famiglia maggiormente diffuso nel mondo e da molto più tempo di quello

Dillo con il corpo

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Peter Orlovsky e Allen Ginsberg (foto Richard Avedon) Tra le tante cose, il corpo è anche un potente strumento di comunicazione (intenzionale o no). Se è davvero difficile intervenire sulla comunicazione corporea non intenzionale, è, invece, possibile farlo su quella intenzionale e usare il corpo per trasmettere, a quanti ci incontrano e ci guardano, alcuni messaggi. Ovviamente, ognuno sceglie i messaggi che vuole lanciare, ma ci sono messaggi che sarebbe bello che le persone GLBT veicolassero più spesso attraverso il loro corpo . Uno di questi è la tenerezza che si prova nei confronti delle persone che si amano. Spesso, invece, mi capita di vedere coppie di innamorati composte da persone GLBT che, in pubblico, mantengano una distanza che è più consona tra amic* che non tra innamorat*. Si negano innocenti dimostrazioni d’affetto, sia per paura di reazioni omofobe e sia per pudore, non tenendo conto del fatto che mostrare il possibile, rende il possibile reale.