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Visualizzazione dei post con l'etichetta transfobia

Se il DDL Zan fosse legge, oggi nelle scuole...

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Il DDL Zan è stato trasmesso al Senato della Repubblica il 4 novembre 2020 e, ad oggi, non è stato ancora portato in aula , perché a molti senatori delle Destre sembra far paura un disegno di legge che preveda “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”*. Se il DDL Zan fosse già legge , oggi che, a livello internazionale, ricorre la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia , nelle scuole si dovrebbe provvedere a organizzare “cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile” a “ promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione nonché <a> contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei principi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione”*. Sì, perché il DDL, all’art. 7, non solo prev...

No-gender vs gender studies | Ecco tutto quello che non sai

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Il gender: la stesura definitiva. Tutto quello che ancora non sai sull'ideologia che farà di tuo figlio un gay di Dario Accolla edito da Villaggio Maori Edizioni è un saggio del 2017 che affronta e spiega assai bene sia cosa sono i gender studies , sia cosa intendono i no-gender quando (stra)parlano di “gender”. Scritto con un linguaggio piano e comprensibile a tutti, il saggio è nettamente diviso in due: nella prima parte il tono e lo stile sono brillanti e l’intento è quello di sbeffeggiare (ma si vorrebbe scrivere “perculare”) gli anti-gender fingendo, sostanzialmente, di credere alle loro balzane teorie e vestendo i panni di un “genderista” che vuole “omosessualizzare” il pianeta; nella seconda parte , invece, il tono si fa serio e Accolla affronta la questione mettendo in luce la cattiva fede dei no-gender e la loro mistificazione della realtà. Accolla, nel suo saggio, non se la prende solo con quella parte della Chiesa cattolica e con i movimenti no-gender che...

Ricorda per sempre il 17 maggio

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Oggi è la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia anche nota come IDAHOBIT (acronimo di International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia ). A partire dal 2004, la ricorrenza celebra il giorno ( 17 maggio 1990 ) in cui l’Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali dell’ International Classification of Diseases . Sono passati 27 anni da quel 1990, eppure in tutto il mondo ci sono ancora organizzazioni di varia natura che perseguitano e si accaniscono contro le persone GLBT (Gay, Lesbiche, Bisessuali e Transgender) con esorcismi; terapie riparative; violenze psicologiche e fisiche d’ogni sorta che prevedono perfino reclusioni in campi di correzione o esecuzioni capitali (sommarie o di Stato). Ecco perché è importante, anzi fondamentale, ricordare ogni anno quel 17 maggio 1990. Ecco perché è necessario che tutti (eterosessuali compresi) facciano sentire la propria voce...

Settarismi LGBT

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A qualcuno sembrerà strano, ma essere una persona LGBT non significa affatto essere anche una persona di ampie vedute o inclusiva. Anzi, spesso si possono incontrare persone LGBT settarie e per nulla open minded . E non si sta pensando soltanto a chi è gay, lesbica, bisessuale o transgender di nascosto e nei fine settimana, ma anche a chi è dichiarato/a o, addirittura, è un o una attivista per i diritti delle persone L/G/B/T. Ad esempio, ci sono gay che non frequentano donne lesbiche perché… “oddio la vagina!”; così come ci sono lesbiche che vedono in ogni maschio un pericolo. Per non parlare di chi discrimina le persone transgender (MtF o FtM che siano), perché… “non ci rappresentano, sono dei baracconi e chissà cosa penserebbe mia madre”. E, poi ci sono gay e lesbiche che pensano che le persone bisessuali (maschi o femmine che siano) sono solo persone “indecise” che non hanno ancora capito appieno quale sia il loro reale orientamento sessuale (dimostrando, con ciò, ...

Omofobi immondizia del pensiero

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Mi è stato chiesto più volte la ragione per la quale non commento, rispondo, condivido sui social le esternazioni dei vari omo-transfobici. La risposta è molto semplice: da anni ho deciso di non dedicare loro neppure un minuto del mio tempo. Quindi non leggo/ascolto quello che dicono e, di conseguenza, non rispondo, commento, condivido sui social... Sono, infatti, convinto che perdere il proprio tempo a leggere/ascoltare quanto blaterato da tali personaggi equivalga a passarlo guardando l’immondizia.  Sì: le loro “idee”, a mio avviso, non sono altro che l’immondizia del pensiero e mi meraviglio sempre del fatto che molte persone GLBT perdano il loro tempo a rispondere e ribattere loro e, ciò facendo, ne aumentano la visibilità. Non ho alcun problema, invece, a favorire la visibilità di quanti si spendono a favore delle persone GLBT o delle stesse persone GLBT protagoniste di fatti positivi e idee che condivido.

Insulti in divenire

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Trans. Storie di ragazze XY edito da Mursia è “l’autobiografia aumentata” di Monica Romano : ossia l’Autrice, nel raccontare la propria vicenda biografica, ha fatto ricorso anche alle vite e ai pensieri delle sue amiche, aumentando, in tal modo, il proprio vissuto, già ricco di suo. Ne risulta una storia davvero interessante capace di coinvolgere il lettore con una narrazione dai ritmi serrati e un linguaggio spedito che, assieme alla vita della protagonista, racconta, a sommi capi, anche i progressi di chi le sta accanto e l’evoluzione della società italiana dalla seconda metà degli anni Ottanta del Novecento ad oggi.

Tutta la verità sul gender

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Papà, mamma e gender di Michela Marzano edito da Utet nel 2015 è un bel libro nel quale la nota filosofa spiega, in modo assai comprensibile, di cosa trattano i gender studies che, lungi dall’essere delle teorie o delle ideologie, sono, invece, degli studi in ambito accademico. Il saggio della Marzano parte dai vari messaggi distorti diffusi da alcuni ambienti cattolici oltranzisti a proposito di quella che viene, di volta in volta, definita “teoria” o “ideologia” gender e, analizzandoli, chiarisce ai lettori le reali intenzioni e le conquiste teoriche dei maggiori studiosi nel campo degli studi di genere. La filosofa, più volte, ricorda nel suo saggio la differenza che passa tra sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e ruolo di genere, in modo da sottolineare come gli studi di genere puntino, in primo luogo, a portare alla luce gli stereotipi sui quali si basano i ruoli di genere; stereotipi sessisti che chi ambisce a una reale parità di trattamento tra...

Parole GLBT combatte

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Oggi è la Giornata Internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia (IDAHOBIT =  International Day Against Homophobia, Biphobia and Transphobia), disturbi di cui soffrono non solo moltissimi (troppi) eterosessuali, ma anche molte persone GLBT che si lanciano in affermazioni sospette e, a volte, scomposte ad esempio contro le persone bisessuali e quelle transessuali... Bisogna  combattere sempre (e non solo il 17.5) contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia chiunque ne sia il promotore.  Parole GLBT combatte .

Il sesso è nel tacco | Kinky boots

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Kinky Boots - Decisamente diversi è un film strepitoso di Julian Jarrold con Joel Edgert on (nel ruolo di Charlie) e Chiwetel Ejiofor (nei panni di Lola). Realizzato nel 2005, la pellicola ha avuto una distribuzione travagliata e limitata (tanto che negli USA è arrivata solo nel 2013); ma, nonostante ciò, è riuscita a conquistare molti di coloro che l’hanno vista, tanto che il film è anche stato “tradotto” in un musical di Broadway con musiche di Cyndi Lauper.

Un ottimo manuale contro il bullismo omo-transfobico

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Gli studenti italiani sono ai vertici della classifica del bullismo mondiale (ovvero, sono tra i più bulli del pianeta) e ben il 25% degli atti di bullismo è dovuto all’omo-transfobia di cui è affetto chi li compie. Le ragioni di tale triste primato e dell’omo-transfobia di cui soffrono i bulli italiani vanno ricercate sia, in generale, nella società italiana maschilista, eterosessista, eteronormativa e omo-transfobica; sia, più in particolare, in come la scuola italiana è concepita. La nostra scuola, infatti, è eteronormativa per eccellenza: infatti in essa l’eterosessualità è, non solo data per scontata, ma anche attivamente promossa, sia con atteggiamenti e parole da parte di insegnanti e alunni, sia attraverso i programmi scolastici. Combattere il bullismo omo-transfobico nelle nostre scuole è più che mai necessario e lo dimostrano le cronache quotidiane. Di che genere sei? Prevenire il bullismo sessista e omotransfobico a cura di Beatrice Gusmano e Tiziana Mangarel...

Bergamo contro la transfobia

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Intervista a Luca Pandini , presidente di Arcigay Bergamo, e Carla Turolla durante il TDOR, manifestazione per ricordare le vittime della transfobia.