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Visualizzazione dei post con l'etichetta famiglia

Obiettivo Uguaglianza

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Ai due estremi della società vi sono le persone che godono di privilegi e quelle che subiscono discriminazioni. Tra i due gruppi, coloro che galleggiano , lambendo ora un polo, ora l’altro. Nel gruppo dei discriminati ci sono anche le persone LGBT . Esse vengono discriminate dai repressi sessuali al potere che aderiscono acriticamente all’ ideologia eteronormativa . Discriminare significa letteralmente separare , differenziare . Le discriminazioni , quindi, generano disparità , esattamente come i privilegi di cui alcuni godono. Disparità di fronte alla legge, ad esempio. Si crede fermamente che non sia più rinviabile oltre il momento di rivendicare un riequilibrio della “bilancia sociale” . Bisogna, quindi, combattere le discriminazioni e puntare all’uguaglianza di trattamento. E per arrivare all’uguaglianza, si deve intervenire energicamente sui meccanismi che consentono ad alcuni di trarre vantaggio dalle disuguaglianze sociali. Per bloccare tali storture, si deve agire su ...

Famiglia queer e GPA in Dare la vita della Murgia

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Uscito postumo, Dare la vita di Michela Murgia edito da Mondadori è un saggio lucidissimo che, sostanzialmente - partendo da dati biografici - affronta due questioni di interesse generale: la definizione di “famiglia” e la liceità del ricorso alla gestazione per altri. Per quanto attiene alla definizione di “famiglia” , la Murgia fa notare che, ancora oggi - soprattutto in un Paese come l’Italia dove forte è il patriarcato - essa è concepita come un legame tra consanguinei. In altre parole, senza un legame di sangue non ci sarebbe “famiglia”. Un tipo di famiglia, patriarcale e di matrice ottocentesca, che porta con sé obblighi di appartenenza al “nucleo” e rispetto per i “tradizionali” ruoli di genere. La Murgia combatte questa visione limitante di famiglia e rivendica, invece, la possibilità di formare una famiglia “queer” ; ossia una famiglia non di (soli) consanguinei, ma formata da persone che si sono scelte e che rifiutano i “tradizionali” ruoli di genere e l'appartenenza co...

Modelli di famiglia - Qualche considerazione

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Ci sono molte persone che, soprattutto di fronte alle famiglie omogenitoriali (quelle formate da genitori dello stesso sesso), vanno ripetendo come un mantra che l’unica famiglia è quella tradizionale (ossia, secondo loro, quella formata da genitori di sesso diverso e dai loro figli).  A costoro verrebbe voglia di chiedere se sanno che la loro cosiddetta “famiglia tradizionale” di “tradizionale” non ha poi molto! La tradizione della famiglia composta da un padre + una madre + figli, infatti, non solo si afferma come modello nella società occidentale di matrice cristiana soprattutto a partire dalla rivoluzione industriale borghese (dunque neppure due secoli), ma, ancora oggi, nel mondo è un modello minoritario che convive con altri modelli-famiglia. Per stare alla contemporaneità, infatti, la famiglia poligamica (un padre + diverse madri + figli OPPURE una madre + diversi padri + figli) resta il modello-famiglia maggiormente diffuso nel mondo e da molto più tempo di que...

Panta Rei: Coppie invisibili e Famiglie di fatto

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. _____________ Sono in aumento le convivenze “more uxorio”, “famiglie di fatto” a tutti gli effetti ma che, per lo Stato italiano, semplicemente “non esistono”, sono “invisibili”.  881mila le coppie di fatto in Italia (di cui oltre 100 mila unioni gay);  100 mila i figli che ogni anno nascono al di fuori del matrimonio (e 100 mila i bambini già cresciuti da coppie omosessuali);  2,5 milioni, nel complesso, i componenti delle nuove famiglia “non convenzionali” (dati Censis). Numeri che fanno impressione e che ci impongono molti interrogativi:  Che cos’è la “famiglia” oggi?  Ha senso continuare a parlare di “famiglia” nel senso tradizionale del termine o, piuttosto, bisognerebbe parlare di “famiglie”?  Ha senso far discendere dal solo vincolo matrimoniale una serie di diritti, benefici, tutele, “privilegi” preclusi a ogni altra forma di stabile convivenza?  Perché non offrire l’opportunità...

Anna Paola Concia per Fai contare il tuo amore

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Le belle famiglie di una volta...

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Angelica Garnett Virginia Woolf aveva una sorella di nome Vanessa che faceva la pittrice. Molti (erroneamente) pensano che la vita di Vanessa sia stata abbastanza “normale”, soprattutto se confrontata con quella travagliata di Virginia che - come tutti sanno - si concluse con un suicidio per annegamento. La vita di Vanessa, invece, fu “irrequieta”: si sposò con un critico d’arte da cui si separò perché si innamorò di un pittore, da cui ebbe una figlia, Angelica (ora 92enne e scrittrice). Antonella Barina ha intervistato per “Il Venerdì” Angelica Garnett , la cui vita non è stata da meno di quella di sua madre e di sua zia: Da giovane, sua madre Vanessa aveva sposato il critico d’arte Clive Bell , da cui aveva avuto due figli maschi. Ma poi il matrimonio si era esaurito (amichevolmente) e lei si era innamorata del pittore omosessuale Duncan Grant , di sei anni più giovane, con cui era andata a vivere, pur sapendo di doverlo dividere con un uomo, David Garnett . Più determi...

Per una definizione neutra di famiglia

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Le mie due mamme... i miei due papà

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Nel video un gruppetto di bambini che stanno crescendo in quelle che vengono chiamate "famiglie arcobaleno", ovvero quelle famiglie nelle quali i genitori hanno lo stesso sesso. Un video che fa sorridere in più punti, oltre a far tenerezza. Un video che mostra tutta la "normalità" dei bambini che crescono nelle "famiglie arcobaleno", a dispetto di chi li vorrebbe diversi dagli altri bambini... Download Video as MP4

Minimo in tre parte seconda

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The dreamers di Bernardo Bertolucci Ti consiglio di leggere: Minimo in tre ______ Sono sempre più convinto che ci sia bisogno di riformare il contratto matrimoniale . Trovo troppo restrittivo il fatto che tale contratto debba regolare la vita di solo due persone, perché continuo a essere convinto che costringere qualcuno a scegliere di amare una sola persona per volta sia sbagliato. Nella vita reale generalmente la monogamia non è praticata. Eppure si continua legalmente a tutelare le unioni monogamiche, mentre si lasciano fuori dal matrimonio le unioni non-monogamiche. Nel sistema sociale italiano attuale, invece, una forma di tutela dei rapporti resta essenziale.