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Visualizzazione dei post con l'etichetta matrimonio

Obiettivo Uguaglianza

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Ai due estremi della società vi sono le persone che godono di privilegi e quelle che subiscono discriminazioni. Tra i due gruppi, coloro che galleggiano , lambendo ora un polo, ora l’altro. Nel gruppo dei discriminati ci sono anche le persone LGBT . Esse vengono discriminate dai repressi sessuali al potere che aderiscono acriticamente all’ ideologia eteronormativa . Discriminare significa letteralmente separare , differenziare . Le discriminazioni , quindi, generano disparità , esattamente come i privilegi di cui alcuni godono. Disparità di fronte alla legge, ad esempio. Si crede fermamente che non sia più rinviabile oltre il momento di rivendicare un riequilibrio della “bilancia sociale” . Bisogna, quindi, combattere le discriminazioni e puntare all’uguaglianza di trattamento. E per arrivare all’uguaglianza, si deve intervenire energicamente sui meccanismi che consentono ad alcuni di trarre vantaggio dalle disuguaglianze sociali. Per bloccare tali storture, si deve agire su ...

Perché combattere per il matrimonio egualitario

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Nei giorni tristi in cui ministri della Repubblica italiana discriminano e si fanno guidare dalla loro perniciosa omofobia, vale la pena riprendere in mano un libro di Sebastiano Mauri in cui si spiega con parole semplici, ma supportate da molti studi scientifici, perché ci si debba battere per il matrimonio egualitario. Il giorno più felice della mia vita di Mauri edito da Rizzoli nel 2015 (prima, quindi, dell’approvazione della legge sulle Unioni civili) è un “saggio in prima persona”, ovvero, un saggio vero e proprio, ma arricchito con fatti e dettagli della vita privata dell’Autore. Mauri spiega assai bene i pregiudizi omofobi contro i quali ogni persona GLBT deve combattere fin dalla più tenera età per poter semplicemente arrivare ad accettare se stesso/a e vivere assecondando la propria natura. Pregiudizi alimentati dalle parti più passatiste e conservatrici della società, prima fra tutte la Chiesa cattolica. Maschilismo, omofobia e discriminazione non colpisco...

Il matrimonio di Giuseppe e Salvo | Qualcuno ha pensato ai bambini?

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Video-intervista di Danilo Ruocco agli attori Giuseppe Cardascio e Salvatore Varvaro che, dopo 14 anni di convivenza, hanno scelto di unirsi civilmente in matrimonio. Giuseppe e Salvo sono attori di teatro di figura. Al termine dell'intervista Salvatore si rivolge direttamente a sua madre che non ha partecipato al loro matrimonio.

Interrogare gli omofobi

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Nel suo nuovo libro edito da Laterza, " Il matrimonio omosessuale è contro natura" (Falso!) , la filosofa Nicla Vassallo rivolge “socraticamente” alcune domande a quegli omofobi che si dicono contrari al matrimonio same-sex. Partendo dalle loro note posizioni in materia, quelle che, a loro avviso, spiegherebbero perché sia giusto vietare il diritto di sposarsi alle coppie formate da individui del medesimo sesso, la Vassallo, con rigore e ragionevolezza, chiede conto proprio di tali posizioni. Chiede, con le sue domande a volte banali, altre provocatorie, di spiegare il perché di certe affermazioni. Chiede di ragionare assieme e di andare oltre il pregiudizio.  La Vassallo, infatti, è sicura che, una volta caduti i pregiudizi, non sia più possibile, agli omofobi, opporsi al matrimonio same-sex.

Una risposta a Benedetto XVI

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Leggendo le parole del messaggio di Benedetto XVI per la prossima giornata della Pace riportate da “la Repubblica” ( leggi ), sulle prime mi sono detto che esse erano il solito chiacchiericcio sterile del vecchio e ripetitivo pontefice e che, quindi, si poteva sorvolare in quanto esse erano indirizzate a quei fedeli che ancora credono in quello che va blaterando il Papa Re con senescente petulanza. Insomma, credevo che esse non mi interessassero, perché non rivolte a me che, in definitiva, sono assai distante, non solo da quanto va cianciando tale monarca, ma da quello che affermano tutti i despoti e i fanatici religiosi. Poi ho letto che il teocrate affermava che le sue parole erano indirizzate anche ai non fedeli, che esse erano rivolte “ a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa" .  Dunque, mi son detto, anche a me. E se qualcuno mi rivolge la parola, io, anche solo per cortesia, rispondo. Sorvolo, ...

Alessandro Cecchi Paone parla di matrimoni gay, viaggi di nozze e adozioni

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In occasione dell' Expo del Turismo Gay abbiamo intervistato Alessandro Cecchi Paone con il quale abbiamo parlato di turismo gay; matrimoni e viaggi di nozze per coppie gay e lesbo e adozione da parte di genitori gay e lesbo.

Viaggi di nozze per coppie gay e lesbo

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All’interno dell’ Expo del Turismo Gay si è svolto oggi l’affollato convegno “Viaggi di nozze, l’evoluzione dell’offerta turistica per il mercato gay & lesbian” al quale hanno partecipato come relatori Alessandro Cecchi Paone, Alberto Corti, Olga Mazzoni e Alessio Virgili. Ha introdotto i lavori Alessio Virgili , ambasciatore italiano di IGLTA, che ha ricordato alcuni dati emersi da una recente ricerca effettuata tra le agenzie di viaggio dall’Osservatorio Turistico Guida Viaggi. Tali dati mostrano come: per il 95% delle agenzie il turismo gay equivale al 10% del fatturato; il 56% delle agenzie interpellate ha avuto clienti gay dichiarati; i clienti gay spendono in viaggi tra i 1500 e 2500 euro a persona e comprano soggiorni da una o due settimane. Dati che si commentano da soli e che diventano davvero impressionanti se, come ha fatto Alberto Corti, si ricorda che la spesa media pro capite del turista italiano è pari a 800 euro. Dunque, il turista gay, è sicuramente u...

Panta Rei: Coppie invisibili e Famiglie di fatto

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. _____________ Sono in aumento le convivenze “more uxorio”, “famiglie di fatto” a tutti gli effetti ma che, per lo Stato italiano, semplicemente “non esistono”, sono “invisibili”.  881mila le coppie di fatto in Italia (di cui oltre 100 mila unioni gay);  100 mila i figli che ogni anno nascono al di fuori del matrimonio (e 100 mila i bambini già cresciuti da coppie omosessuali);  2,5 milioni, nel complesso, i componenti delle nuove famiglia “non convenzionali” (dati Censis). Numeri che fanno impressione e che ci impongono molti interrogativi:  Che cos’è la “famiglia” oggi?  Ha senso continuare a parlare di “famiglia” nel senso tradizionale del termine o, piuttosto, bisognerebbe parlare di “famiglie”?  Ha senso far discendere dal solo vincolo matrimoniale una serie di diritti, benefici, tutele, “privilegi” preclusi a ogni altra forma di stabile convivenza?  Perché non offrire l’opportunità...

It's time.

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Minimo in tre parte seconda

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The dreamers di Bernardo Bertolucci Ti consiglio di leggere: Minimo in tre ______ Sono sempre più convinto che ci sia bisogno di riformare il contratto matrimoniale . Trovo troppo restrittivo il fatto che tale contratto debba regolare la vita di solo due persone, perché continuo a essere convinto che costringere qualcuno a scegliere di amare una sola persona per volta sia sbagliato. Nella vita reale generalmente la monogamia non è praticata. Eppure si continua legalmente a tutelare le unioni monogamiche, mentre si lasciano fuori dal matrimonio le unioni non-monogamiche. Nel sistema sociale italiano attuale, invece, una forma di tutela dei rapporti resta essenziale.

Il diritto a firmare un contratto

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Ho già avuto modo di dire altrove che non credo che il matrimonio monogamico sia un tipo di unione valido per soddisfare le legittime esigenze affettive e sessuali di ognuno. Non lo è perché presuppone una fedeltà monogamica che, nella pratica quotidiana, è pressoché irrealizzabile, costringendo, il più delle volte, chi si unisce in un rapporto monogamico o a reprimere i propri desideri o a vivere in modo non lineare con la scelta fatta. Ciò non toglie che nel sistema legale e sociale attualmente vigente in Italia negare a un’ampia fetta di cittadini il diritto a unirsi in matrimonio sia semplicemente un atto antidemocratico e incivile. Lo è in quanto pone tale fetta di cittadini in uno stato di inferiorità legale e sociale nei confronti degli altri cittadini, negando loro la possibilità di esercitare un diritto. Li si tratta come fossero dei semi-cittadini; delle persone non in grado di rispettare un contratto.

Non ci si sposa per ottenere voti in più

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Sta facendo discutere l’intervista che Nichi Vendola ha rilasciato a Raffaele Panizza di “Max” (il numero è ora in edicola). Fa parlare soprattutto tale domanda (e relativa risposta): Arcigay vorrebbe da te un gesto forte. Perché non sposi il tuo compagno? Per me è già una violenza questo ingresso nella mia vita privata. Non ho mai parlato della mia intimità, e non intendo farlo. Partendo dalla risposta, alcuni hanno detto che Vendola non è il leader nel quale i gay di sinistra possano sperare per vedersi riconoscere certi diritti, primo fra tutti il diritto al matrimonio. Va però precisato che Vendola, in tale risposta, non ha affatto dichiarato che i gay non debbano sposarsi, né ha dichiarato che lui stesso non abbia intenzione di sposarsi. Ha semplicemente detto che vive come una violenza il fatto che qualcuno possa chiedergli di sposarsi. E come dargli torto? Il matrimonio non è un passo da compiere per dare segnali politici, né per fare atti dimostrativi.  Il matri...