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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

Vivere da gay in tutto il mondo

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Global gay del sociologo Frédéric Martel , edito in Italia da Feltrinelli, è un libro fondamentale per quanti hanno a cuore i diritti umani. In esso, infatti, l’Autore scatta una fotografia della situazione dei diritti delle persone GLBT in tutto il mondo e non si stanca di ricordare come i diritti dei gay siano, a tutti gli effetti, diritti umani. Frutto di un’inchiesta durata cinque anni che ha portato il sociologo a visitare 45 paesi sparsi in tutti e cinque i continenti, il saggio (scritto con un linguaggio comprensibile a tutti) dà voce (con una serie di interviste) a chi, di solito, non l’ha: a quegli eroi che quotidianamente combattono a favore dei diritti delle persone GLBT, anche a rischio della loro vita.  E non si creda, sottolinea l’Autore, che i paesi omofobi si contino solo tra quelli musulmani, asiatici o africani, perché l’omofobia è trasversale e alligna anche in Occidente e tra i paesi del “Nord” del mondo.  Si pensi, ad esempio, all’ «omofobia militante

Quando il cinema rende eterosessuali: "Colazione da Tiffany"

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Colazione da Tiffany di Truman Capote Si tratta di un romanzo breve uscito alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Ambientato durante la Seconda Guerra mondiale, è un lungo flash back nel quale la voce narrante racconta il suo rapporto con Holly Golightly, ragazza sparita nel nulla che, quando viveva a New York, era dedita a una velata prostituzione d’alto bordo. Non è il caso, ora, di ripercorrere il romanzo, in quanto assai noto. Vale la pena sottolineare come il personaggio di Holly dovesse essere davvero esplosivo e come esso perda di incisività nella trasposizione cinematografica. Nel romanzo, infatti, Holly è indiscutibilmente una prostituta in grado di gestire diverse “situazioni” contemporaneamente. Ella mira a farsi sposare da un uomo ricco, benché sia ancora sposata con un uomo che l’aveva presa in moglie quando ella aveva appena 14 anni. Sulle prime Holly corteggia un miliardario infantile (Rusty), anche se lo ritiene un omosessuale represso . All

Se la Mistress lo impone

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Succede più spesso di quanto si creda che, in un rapporto sadomaso tra una Mistress e uno slave , la Mistress imponga al suo schiavo di farsi penetrare analmente da un altro uomo. In tal modo, la Mistress esercita il suo dominio sullo slave e questi, lasciandosi penetrare, dimostra la propria sottomissione. Quanti hanno difficoltà a scindere i comportamenti sessuali dalle identità , fanno fatica a poter accettare il fatto che lo slave eterosessuale penetrato analmente da un altro uomo, può (legittimamente) non percepirsi come omosessuale passivo (solo perché si è fatto penetrare); così come l’uomo eterosessuale che lo ha penetrato può (legittimamente) non percepirsi come omosessuale attivo, solo perché ha avuto un rapporto anale con un altro uomo. Entrambi, quasi certamente, continuano a percepirsi come eterosessuali , se così si percepivano e definivano prima del loro atto omosessuale. In realtà, i tre (Mistress, slave e “cooperante”) stanno mettendo in azione dinamic