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Visualizzazione dei post con l'etichetta bisessualità

Un bisex insicuro

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Variazioni su un tema originale di André Aciman è un romanzo che appare alquanto frammentario, anche se la trama procede sicura tra un capitolo e l’altro. Nei suoi cinque capitoli vengono raccontate altrettante storie d’amore vissute dal protagonista: dalla prima infatuazione per un ragazzo più grande, fino a quella per una giovane donna che pare non tenere in alcun conto la grande differenza di età che li separa. Cinque storie che non solo hanno in comune il protagonista, ma anche e, forse, soprattutto, la sua insicurezza. Un’insicurezza alimentata dal suo rimuginare su ogni dettaglio e dal suo interpretare i segnali provenienti dall’altra persona prima in un modo e, subito dopo, nel modo opposto. Ma, se tale insicurezza pare del tutto legittima nel dodicenne del primo capitolo e nel giovane adulto del terzo alle prese con un partner dello stesso sesso; essa appare - agli occhi di chi sta scrivendo queste note - un po’ eccessiva nei racconti delle relazioni eterosessuali e decisamen...

Ma a Nick de "Il grande Gatsby" piacevano gli uomini?

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Francis Scott Fitzgerald La storia narrata da Francis Scott Fitzgerald ne Il grande Gatsby è nota: si tratta del disperato tentativo di Gatsby di “riprendere il filo del discorso” lì dove si era interrotto cinque anni prima e, finalmente, vivere, fino in fondo, il suo amore per Daisy. Tentativo che lo condurrà dritto alla tomba… Il romanzo va letto (o riletto) perché scritto “in stato di grazia”: non solo riesce a descrivere con precisione gli stati emotivi, prossimi all’infantilismo, dell’eterno innamorato Jay Gatsby, ma rende bene l’idea della parossistica sete di vita e della frenesia di divertimenti sia dei frequentatori delle feste date da Gatsby nella propria villa e sia, soprattutto, degli altri protagonisti della vicenda (usciti indenni dalla Grande Guerra), a partire dalla coppia formata da Daisy e dal marito Tom. Ma tutti i protagonisti del romanzo, nonostante gli sforzi profusi, sono destinati a cocenti disillusioni: «risospinti senza posa nel passato» che ha forgiato il l...

Le verità nascoste vengono sempre a galla

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Un ragazzo italiano di Philippe Besson , edito in Italia da Guanda, è davvero un romanzo assai bello e ben scritto. In esso si narrano i giorni successivi alla scoperta, nell’Arno, del cadavere di Luca, segretamente bisessuale, amante, contemporaneamente, di Anna e di Leo. La storia è raccontata in prima persona sia da Luca, sia da Anna e sia da Leo che prendono la parola uno dopo l’altro in brevi capitoli che portano avanti la trama alternando i punti di vista. Si viene così a sapere che Luca non ha mai detto ad Anna di essere bisessuale e, quindi, la donna ignora completamente la doppia vita del compagno. Leo, invece, sa tutto, ma, agli occhi del mondo, è come non esistesse, perché Luca lo ha sempre tenuto nascosto. La situazione diventa via via più complicata a causa del fatto che l’autopsia sul corpo di Luca rivela, non solo che ha avuto un rapporto omosessuale prima di morire, ma che aveva anche assunto una dose massiccia di sonniferi. La polizia, quindi, inizia le indagini, non ...

Innamorata di un gigolo bisessuale

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Pubblicato agli inizi degli anni Sessanta del Novecento, La scuola della carne di Yukio Mishima , edito in Italia da Feltrinelli, è un romanzo estremamente moderno. In esso si racconta la storia d’amore della quasi quarantenne Taeko, con il giovane gigolo ventunenne Senkichi, conosciuto in un locale gay dove svolge il lavoro di barman e dove si prostituisce indifferentemente con uomini e donne. Senkichi è virile e distante, quasi altezzoso e, per denaro, disposto a fare qualsiasi cosa. Lei ne resta ammaliata e - dopo una notte di sesso mercenario - se ne innamora al punto che decide di fare progetti di vita assieme al fascinoso ragazzo. Progetti che, via via, si fanno sempre più impegnativi anche dal punto di vista emotivo e che mutano di momento in momento data l’imprevedibilità caratteriale di Senkichi e la sua sete di libertà, successo e ricchezza. Una storia che tiene il lettore incollato alla pagina e che è raccontata mantenendo il punto di vista della pr...

Far finta di essere sani

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Avviso : la paternità di molti dei pensieri espressi di seguito è di Mario Mieli. Qui sono “abusati”. Sono del tutto convinto del fatto che tutti gli esseri umani sono bisessuali e sessualmente fluidi.  Molti maschi âgée negano che ciò sia vero e sostengono che o si è eterosessuali, oppure omosessuali.  Chi si dichiara bisessuale starebbe attraversando una fase di “confusione”, oppure, più spesso, non avrebbe il “coraggio” di ammettere di essere omosessuale. Posizioni “teoriche” frutto di un’educazione castrante (Mieli avrebbe parlato di ”educastrazione”). Ritengo, ad ogni modo, innegabile il fatto che, ancora oggi, l’educastrazione agisca in modo da indurre i maschi verso l’eterosessualità. In altre parole, si viene convinti ad agire da eterosessuali attuando varie tecniche di persuasione educativa. Una di queste (forse la più coercitiva) è lo sradicamento del “femminile” dal maschile. Tutto quanto ipoteticamente riguarda la sfera femminile, viene s...

Quando un etero ti chiede di provare

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Capita abbastanza di sovente che un eterosessuale chieda a un amico gay di poter provare cosa si sente a farlo con un altro uomo. Si tratta, in alcuni casi, di pura curiosità; in altri di "ingresso cauto" nella sfera della bisessualità; in altri ancora di salto a piè pari nel mondo omosessuale... Se l’amico è di vostro gusto e vi va di portarvelo a letto, la risposta che sento di suggerirvi di dargli è questa: «Ok, te lo metto volentieri». Ci si aspetti dello stupore e dei distinguo e si sia pronti a spiegare che se si vuole provare davvero cosa significa fare sesso con un altro uomo, allora si deve farlo svolgendo il ruolo passivo. Gli etero, infatti, sanno già cosa si prova a ricevere del sesso orale e a penetrare, in quanto fanno sesso con le donne, ma non sanno cosa si prova a praticare una fellatio e a essere penetrati. Quindi, se vogliono provare a rotolarsi nel letto con un altro maschio, almeno la prima volta è opportuno che lo prendano... Leg...

Gli amanti degli uomini sposati

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Chi ha anche solo una parziale frequentazione delle app di dating sa che sono popolate da tanti uomini sposati con donne in cerca di sesso con altri uomini. Costoro, spesso, si incrociano con uomini dichiaratamente in cerca di uomini già sposati con donne con i quali divertirsi per una notte sola o dar vita a una relazione più stabile. Le ragioni per le quali un maschio gay o bisex vada in cerca di un uomo già sposato sono molteplici.  Si possono ricordare quelle che, di solito, vengono esplicitate proprio nei profili degli amanti degli uomini sposati : la supposta virilità di un uomo sposato; la garanzia di riservatezza: spesso, infatti, chi cerca un uomo già sposato con una donna non vuole in alcun modo che si sappia che è attratto da altri uomini; la possibilità, se si è sposati a propria volta, di uscire in quattro senza che le rispettive consorti sospettino nulla; la volontà di dar vita a una relazione, tutto sommato, poco impegnativa. Se quello che dove...

Come scoprire se il tuo ragazzo è (gay) bisex

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Può capitare di sentirsi chiedere da un’ansiosa fanciulla: “Come faccio a scoprire se il mio ragazzo è gay?" Ecco, care amiche, qualche trucco che mi sento di suggerirvi! Mettete pure in pratica quello che preferite: uno vale l'altro. - Lasciate soli per un pomeriggio intero il vostro fidanzato con vostro fratello. Se quando tornate, entrambi hanno un'espressione felice, allora il vostro ragazzo ( e non solo ) è gay (o, più propriamente, bisessuale , dato che diamo per scontato che tra voi due è già successo qualcosa...). - Se il vostro ragazzo preferisce vedere una partita di pallone invece di togliervi le mutandine, allora la cosa si fa complicata: o non vi considera alla pari con uno qualsiasi dei calciatori in campo, o è gay. Per togliervi il dubbio, non vi resta che lasciarlo solo con vostro fratello... - Se il vostro ragazzo dimostra un accanimento smodato contro i gay, ovvero dimostra di essere un omofobo incallito, allora, molto probabilmente...

Nulla è per sempre | Post per i curiosi

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Chi ha un minimo di visibilità viene abbastanza di frequente contattato da maschi che, chiedendo massima discrezione, rivelano di avere la curiosità di provare rapporti sessuali con altri maschi. Aggiungono, tali maschi, che non hanno mai realizzato le loro fantasie perché hanno paura che il farlo sia una sorta di scelta di campo irreversibile. Ovvero, pur desiderando di provare le gioie del sesso omosessuale, temono che l’essere sodomizzati o il praticare una fellatio li possa mutare per sempre in una nuova specie di X-Men. Inoltre, costoro, hanno paura che, una volta provato il membro virile, possano perdere interesse per la vagina. Costoro non sanno, o fingono di non sapere, che nulla è per sempre tranne la morte e, così, si privano dei piaceri della vita. Dovrebbero, invece, stare tranquilli, perché il desiderio del pene non esclude quello per la vagina!  Se, invece, costoro, per ragioni misteriose e personali, hanno sempre finto di essere attratti dalla ...

Lord Byron svelato da Buffoni

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Pubblicato nel 2012 da Fazi, Il servo di Byron di Franco Buffoni è un romanzo delizioso in cui viene narrata la biografia del grande poeta, fingendo che a raccontarne le gesta sia Fletcher, suo fidato cameriere personale; schiavo sessuale e amante di tutta la vita. I due, racconta il servo, si conobbero quando avevano entrambi sedici anni e vissero assieme fino alla morte di Byron, avvenuta nel 1824, in Grecia, all'età di 36 anni. Una vita, quella di George Gordon Noel Byron segnata dalla fuga.  Fuga dall'Inghilterra omofoba che condannava alla gogna e alla morte i sodomiti.  Fuga da se stesso, in perpetua lotta (a tratti vittoriosa) contro la propria omofobia interiorizzata. Un ritratto di Lord Byron Byron, racconta Fletcher, provava sentimenti d’amore solo nei confronti di ragazzi giovanissimi, mentre - soprattutto per allontanare da sé il sospetto che fosse omosessuale - intratteneva relazioni sessuali con diverse donne che, affascinate dall...

La visibilità infastidisce | Ecco chi e perché

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La visibilità è sempre un atto politico Rendere visibili - ossia noti - il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere e/o i propri comportamenti sessuali è importante, in quanto il privato reso pubblico diventa sempre un atto politico e, spesso, esso ha un effetto “sovversivo” tra i benpensanti, conformisti e conservatori, oltre ad avere, come benefica conseguenza, quella di rendere palesemente reali e rivendicabili gli stili di vita non conformi. Ecco chi è infastidito dalla visibilità altrui Proprio l’effetto sovversivo della visibilità e la sua opera di rivendicazione infastidisce principalmente  sia coloro che sono convinti che la sessualità sia “normale” solo se riguarda persone eterosessuali e cisgender;  sia quanti pensano che la sessualità riguardi esclusivamente la sfera della privacy;  e sia quanti, pur non essendo eterosessuali e/o cisgender, si presentano in pubblico come tali. Ecco perché sono infastiditi Va detto c...

Perché i pornoattori lo hanno grosso?

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Sia nei film pornografici rivolti a un pubblico eterosessuale, sia in quelli per un pubblico gay, in genere, il maschio che penetra è dotato di un pene più grande della media . Le inquadrature ne esaltano la grandezza e l’attrice o l’attore che lo riceve, di solito, ne valorizza le misure o con espressioni di stupore o con altre di gradimento. Al contrario, un membro virile normale o più piccolo rispetto alla media nei video porno è trattato con sufficienza, quando non addirittura sbeffeggiato. L’esaltazione cinematografica del membro virile anche nella pornografia rivolta a un pubblico maschile eterosessuale fa nascere alcune domande. Ad esempio, ci si interroga sul motivo per il quale un maschio eterosessuale senta l’esigenza, durante la visione di una pellicola che ne stimola l’eccitazione sessuale, di vedere ripetutamente e da varie angolazioni il membro di un altro uomo. Molti psicologi e sessuologi spiegano che, nella visione della pornografia, interviene un mec...

Si può amare una donna?

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C’è stato un tempo (durato qualche secolo) in cui ci si chiedeva se un uomo davvero virile potesse amare una donna (cosa, invece, sempre possibile per un uomo effeminato). Un tempo in cui per vero amore si intendeva solo quello che sbocciava tra un uomo e un ragazzo e che dava vita a un rapporto d’autentica amicizia che esaltava negli amanti le loro virtù civili ed eroiche. Un tempo che vedeva nell'unione tra un uomo e una donna solo un mezzo per generare dei figli (e assecondare, in tal modo, la Natura). Certo, in quel tempo, c’era pure chi pensava che anche un rapporto coniugale (quindi tra un uomo e la propria moglie) potesse generare un amore autentico, ovvero un amore che fosse soprattutto un’amicizia. Ma, probabilmente, costoro, a lungo, furono solo una sparuta minoranza. Costoro affermavano che, perché tra un uomo e una donna fiorisse un sentimento amoroso, era necessario che la donna (la futura moglie) fosse cresciuta nella virtù e la praticasse con p...

Che tristezza il fedifrago discreto!

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Ho già avuto modo di scrivere qui e altrove che non credo che la fedeltà in un rapporto di coppia sia un valore. Ovvero, penso che condividere il proprio corpo (e/o il proprio cuore) con qualcuno che non sia il proprio partner abituale non sia una causa sufficiente a incrinare il rapporto: se c’è amore non può esserci anche volontà di possesso esclusivo (e gelosia conseguente).  Possedere una persona, infatti, a mio avviso, è il contrario di amare una persona. Aggiungo anche che credo che un buon rapporto si basi, oltre che sull’amore e sull’intesa sessuale, anche sulla sincerità dei presupposti e sul rispetto dei patti che devono essere “sottoscritti” con onestà intellettuale.

Uomini e Donne a letto | Intervista a Luca Borromeo

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Cosa chiedono le donne a un escort? E gli uomini? Lo abbiamo chiesto a Luca Borromeo , accompagnatore e pornoattore. Guarda anche la precedente intervista a Luca Borromeo .

Quando il cinema rende eterosessuali: "Colazione da Tiffany"

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Colazione da Tiffany di Truman Capote Si tratta di un romanzo breve uscito alla fine degli anni Cinquanta del Novecento. Ambientato durante la Seconda Guerra mondiale, è un lungo flash back nel quale la voce narrante racconta il suo rapporto con Holly Golightly, ragazza sparita nel nulla che, quando viveva a New York, era dedita a una velata prostituzione d’alto bordo. Non è il caso, ora, di ripercorrere il romanzo, in quanto assai noto. Vale la pena sottolineare come il personaggio di Holly dovesse essere davvero esplosivo e come esso perda di incisività nella trasposizione cinematografica. Nel romanzo, infatti, Holly è indiscutibilmente una prostituta in grado di gestire diverse “situazioni” contemporaneamente. Ella mira a farsi sposare da un uomo ricco, benché sia ancora sposata con un uomo che l’aveva presa in moglie quando ella aveva appena 14 anni. Sulle prime Holly corteggia un miliardario infantile (Rusty), anche se lo ritiene un omosessuale represso . All...

Luca Borromeo Accompagnatore

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Danilo Ruocco intervista l'accompagnatore per donne e uomini Luca Borromeo .  Nell'intervista si parla della professione di escort; della sessualità e della vita affettiva di Luca Borromeo; di quella di coloro che si dichiarano "gay for pay"... 

La versione di Mathilde: fu tutta colpa di Rimbaud

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«Quali furono le cause della mia infelicità, della mia vita spezzata e, più tardi, della triste e avventurosa esistenza di Verlaine? Rimbaud! L’assenzio!...». Con tali parole Mathilde Mauté , moglie di Verlaine , sintetizza la sua tesi: il suo breve matrimonio fu rovinato dalla presenza di Rimbaud che ebbe, su suo marito, un influsso nefasto: lo indusse a bere fino a ubriacarsi, cosa che lo rendeva violento e irragionevole. Inoltre, fu a causa di Rimbaud se Verlaine abbandonò il tetto coniugale, la moglie e il figlio appena nato e fuggì all’estero con “l’amico” (la Mauté usa sempre la parola “amico” e mai altre più esplicite e appropriate, come “amante”, “compagno”...). Una versione, quella che Mathilde sostenne nelle sue memorie che ricalca quanto già espresso nell’istanza di separazione dal marito, ma che Daria Galateria (curatrice del volume edito da Sellerio) ricorda essere falsa: Verlaine ebbe comportamenti violenti contro Mathilde ben pri...