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Civiltà e Diritti

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Guarda a come vengono trattate le minoranze per valutare il livello di civiltà di un popolo!

Religione e Politica

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  Vedi anche: Sistemi di oppressione  

Sistemi di oppressione

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Pasolini assassinato a Ostia

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Il cadavere di Pasolini Pier Paolo Pasolini (1922 - 1975) fu brutalmente assassinato nella notte tra sabato 1 e domenica 2 novembre 1975. Ho voluto ricordare l'evento con una mini rassegna stampa e una raccolta di immagini che ho trovato nel Web.

Sii sempre orgoglioso di te! | PRIDE 2020

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La scelta è stata dettata dalla pandemia in corso: meglio rinviare le parate dei vari Pride a tempi più sicuri dal punto di vista sanitario. Gli eventi legati ai vari Pride, quando possibile, si terranno online. Ciò che, però, le persone LGBT non devono mai smettere di fare (e di ripetersi) è di essere orgogliose di loro stesse. Sempre!

PRIDE pics

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In questi ultimi giorni ho voluto ricordare e celebrare a modo mio una ricorrenza importante: ho dedicato al 50° anniversario della rivolta di Stonewall 5 immagini. Idealmente una per decennio. Sono scatti che giocano con l’immaginario e l’iconografia gay: infatti in esse, di volta in volta, compaiono oggetti e simboli variamente legati sia all’ambiente gay, sia a quello BDSM al maschile. Nelle foto - da me diffuse nei miei profili social - si vedono, quindi, bandiere arcobaleno; manette; jockstrap; ali angeliche; cuori rainbow; unicorni e, naturalmente, la parola PRIDE. Piccoli omaggi visivi, i miei, dedicati a tutti coloro che ogni singolo giorno non smettono di lottare contro le discriminazioni e che si sentono fieri di essere se stessi. BUON PRIDE A TUTT*

Happy Pride

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Parole GLBT al Pride di Milano Chi partecipa a un Pride è sereno. Non ha nulla da nascondere e può camminare alla luce del sole a testa alta. Può dire il suo nome e il nome dell’Amore. Chi partecipa a un Pride sa che lo fa anche per chi non c’è. Per chi non può (ancora) dirsi. Per chi non riesce a uscire da casa perché ha interiorizzato l’odio e si vergogna di essere... Per chi non ha una vita oltre a quella claustrofobica di quell'enorme mercato del pesce ( tutta roba fresca, tutta roba viva ) rappresentato dalle app di dating. Pride di Milano 2016 Chi partecipa a un Pride sa che non è finita: la strada per la conquista dei diritti (in Italia e altrove) è ancora lunga e va percorsa. Sa che non bisogna mai abbassare la guardia e che ciò che si è ottenuto può essere negato nottetempo da chi detiene il Potere. Chi partecipa a un Pride non ha paura dei colori. Non ha paura dei corpi (del proprio e di quello altrui). Non ha paura dell...

#MilanoPride 2013

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Ieri pomeriggio si è svolta la Parata del Gay Pride milanese. C’erano tantissime persone: più di 50000 secondo gli organizzatori. Un successo, forse, inatteso. Il corteo è stato variopinto e ordinato come sempre durante un Pride. Peccato che gli organizzatori avessero deciso che quest’anno il corteo sarebbe stato preceduto da un solo carro. Ciò ha fatto sì che la Parata si snodasse senza musica ed è stato come se non fosse un Pride al 100%. Molti gli spettatori che hanno dato segno di condividere e appoggiare le richieste dei manifestanti. A fine corteo c’erano alcuni stand con animazione organizzati da noti locali gay milanesi. La musica ha invaso la via e i manifestanti hanno gradito. Ottima la presenza sul palco di Giuliano Pisapia , primo sindaco milanese a parlare a un Gay Pride. Bello e sentito il suo discorso. Purtroppo sul palco hanno preso la parola troppe persone: si sono ripetuti gli stessi concetti troppe volte e l’uditorio ha finito con il perder...

Nostra Signora del Carnevale

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Chi afferma che il Gay Pride è una carnevalata non ha ben presente quanto di carnevalesco ci possa essere nella pompa profusa dalla Chiesa di Roma durante le sue processioni e manifestazioni. Le foto che seguono sono state scattate a Notre Dame di Parigi.

Affamati di potere

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Vincente Tello, El plato del poder , Museo Nazionale della Ceramica di Valencia (Spagna) Vincente Tello , con questa opera che si intitola El plato del poder ( Il piatto del potere ), a mio avviso, ha detto molte cose sul Potere.  Ha, ad esempio, detto che il Potere è fallocrazia, ossia è maschilismo. Ma ha, soprattutto, detto che chi è affamato di Potere, in qualche modo, misura il proprio in base a quanti falli (altrui) riesce a mangiare. In altre parole, chi mette sulla propria tavola imbandita il Potere e si ciba di Potere, è come se si cibasse dei falli delle persone che riesce a sottomettere al proprio Potere. Una sorta di "squalo mangia cazzi". Come dire che chi è affamato di Potere è persona che distrugge la mascolinità altrui. Se ne ciba...

Itifallo siracusano: maschio al quadrato

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Museo Archeologico di Siracusa Più che sul fallo vero e proprio, io concentrerei l'attenzione sulla barba. Fallica anch'essa... Come dire? Essere maschi due volte!

Emozioni da Gay Pride

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Partecipare a un Gay Pride dà tanta emozione. Emoziona il fatto che in tanti si scenda in piazza per rivendicare pari diritti per le persone LGBT. Emoziona il fatto che si sia in tanti e felici. Sì, quello che si legge sulle facce dei partecipanti a un Gay Pride è, soprattutto, felicità, allegria e gioia di vivere, a dispetto del grande carico di sofferenza che molte persone GLBT devono vivere quotidianamente. Emoziona l’accoglienza benevola della gente che si ferma sui marciapiedi a guardare sfilare i manifestanti. Certo, alcuni sembrano imbarazzati, ma son quelli che, in futuro, sfileranno assieme agli altri... Emoziona la musica cantata e ballata per la strada da tutti i partecipanti. Musica che racconta di identità, di modi di essere accettati e vissuti con consapevolezza e serenità. Che lo racconta anche a dispetto dei testi delle canzoni. Lo racconta perché tra le righe è quello che i manifestanti vi hanno letto. Emozionano i colori sgargianti che molte trans scelgo...

La vignetta omofoba di Vauro

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Vauro ha chiuso la puntata di giovedì scorso di “Servizio pubblico” mostrando una vignetta sulla polemica relativa all’outing postumo di Lucio Dalla . Premesso che di outing si tratta, in quanto Dalla, da vivo, non ha mai dichiarato la propria omosessualità e premesso che l’outing plateale arriva da colui che tutti indicano come il suo ultimo compagno, ovvero quel Marco Alemanno che in chiesa, durante i funerali, ne ha pianto disperatamente la morte , continuare a insistere che la privacy di Dalla vada rispettata anche dopo la sua morte è e resta omofobia. L’outing c’è stato e mi pare davvero fuori luogo, ora, tentare di sorvolare dichiarando che il fatto che fosse un omosessuale è ininfluente, un dettaglio insignificante. Non è indifferente. Dalla era omosessuale e, molto probabilmente, vittima della sua omofobia interiorizzata che gli ha impedito, per tutta la vita, di dichiarare al mondo la sua omosessualità. Di dire: “Io amo e amo un uomo”. Ora, fare come Vauro e pubbl...