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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Happy Pride

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Parole GLBT al Pride di Milano Chi partecipa a un Pride è sereno. Non ha nulla da nascondere e può camminare alla luce del sole a testa alta. Può dire il suo nome e il nome dell’Amore. Chi partecipa a un Pride sa che lo fa anche per chi non c’è. Per chi non può (ancora) dirsi. Per chi non riesce a uscire da casa perché ha interiorizzato l’odio e si vergogna di essere... Per chi non ha una vita oltre a quella claustrofobica di quell'enorme mercato del pesce ( tutta roba fresca, tutta roba viva ) rappresentato dalle app di dating. Pride di Milano 2016 Chi partecipa a un Pride sa che non è finita: la strada per la conquista dei diritti (in Italia e altrove) è ancora lunga e va percorsa. Sa che non bisogna mai abbassare la guardia e che ciò che si è ottenuto può essere negato nottetempo da chi detiene il Potere. Chi partecipa a un Pride non ha paura dei colori. Non ha paura dei corpi (del proprio e di quello altrui). Non ha paura delle emozioni

Incontriamoci al Pride di Milano

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Il 25 giugno parteciperai al Pride di Milano? Hai voglia di scambiare due parole con gli autori di Parole GLBT? Bene! Se ci incroci durante la Parata non esitare: presentati! Aldilà dell'opportunità di conoscerci, è giusto ricordare come, quest'anno più che mai, essere presenti al Pride (non solo a quello di Milano, ovviamente) è quasi una necessità. Una necessità per tutte le persone che non vogliono arrendersi all'odio. Una necessità per chi lotta per i diritti civili. Una necessità per chi vuole essere un cittadino libero. Una necessità per chi vuol far sentire la propria voce. PARTECIPA!

La comunità GLBT va tutelata e l'odio va fermato

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Al momento il bilancio (destinato ad aggravarsi) dell’attacco al Pulse di Orlando è di 50 morti e 53 feriti ed è la più grave strage compiuta con un’arma da fuoco mai avvenuta negli Stati Uniti. Ciò che rende ancora più sconvolgente l’azione omicida è che l’obiettivo scelto dallo stragista non è “neutro” (e, quindi, imprevedibile) come lo è una sala per concerti o un bar o un cinema. No, è un obiettivo “sensibile” come una sinagoga o un’ambasciata in quanto il Pulse è un locale frequentato dalla comunità GLBT. E alla luce del fatto che esistono Stati nel mondo in cui le persone GLBT vengono condannate a morte per il solo fatto di essere persone GLBT (Stati che alimentano il terrorismo di matrice islamica o sono essi stessi Stati affiliati all’IS), lascia sconvolti che non si sia pensato a una sorta di tutela per la comunità GLBT; lo stesso tipo di protezione che si adotta per i siti frequentati da altre comunità sotto attacco, come, ad esempio, quella ebraica. E non si dimen

Un Diritto NON è per sempre | Ecco perché andare ai Pride

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Diversamente dai diamanti che, come affermava una vecchia pubblicità, sono per sempre, i Diritti conquistati, ahinoi, non lo sono affatto e vivono vita da precari. Ce lo ricordano la Storia e la Cronaca recente: in qualsiasi momento un Diritto acquisito, magari ottenuto dopo lunghe e faticose lotte, può essere revocato nel giro di una notte, anche se era un diritto di cui si poteva godere da decenni. Ciò vuol dire che non bisogna mia abbassare la guardia e pensare di aver vinto la guerra, specie se si fa parte di una minoranza: la maggioranza ha in mano le chiavi del Potere e, a volte, le usa per chiudere la minoranza fuori dalla porta.