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Visualizzazione dei post con l'etichetta lesbiche

Lesbica per punti

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Il piccolo libro di Anna Segre sul suo essere lesbica è una lettura necessaria, come, si crede, è stata necessaria, per l’Autrice, la sua stesura. 100 punti di lesbicità (secondo me) edito da ellint è un testo che procede in modo non lineare, ma a zig zag tra ricordi, avvenimenti e sentimenti, aggiungendo nota a nota, come quando, parlando di qualcosa, si aggiunge al discorso qualcosa d’altro che vi entra di straforo (pur essendo del tutto pertinente a quanto si sta dicendo). Probabilmente, la scrittura della Segre è influenzata e determinata sia dal suo essere una terapeuta (ossia, procederebbe per analogie come durante una seduta psicoanalitica), sia dalla sua dichiarata convinzione di non possedere la «superbia di narrarmi diffusamente». Quella della Segre, dunque, non è la classica narrazione autobiografica che procede partendo da un punto X per arrivare a una meta Y. La sua, piuttosto, è un’elencazione di punti che hanno come comune denominatore il fatto di defini...

Le lesbiche non esistono

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Quando ancora era solo un progetto in cerca di finanziatori ne abbiamo parlato  sul blog invitando a partecipare. Oggi il documentario Le lesbiche non esistono di Laura Landi e Giovanna Selis è una bella realtà. Le registe sono partite dalla costatazione che per insultare un maschio omosessuale ci sono molti epiteti, mentre per le femmine si usa solo il vocabolo “lesbica”. Siccome le parole sono importanti e, nel caso delle lesbiche, «l’omofobia inizia con il silenzio», hanno deciso di intervistare un gruppo di lesbiche, per mostrare che, in realtà, le lesbiche esistono e vogliono parlare. Le risposte delle intervistate sono state riunite dalle registe in tre filoni narrativi che corrispondono a tre domande: come ci si può definire e se lesbica sia o no la parola più idonea; quali sono state le reazioni al coming out in famiglia, tra gli amici e nella cerchia allargata; e come si può essere genitrici e lesbiche. A parlarne, oltre al...

Giulia e Vanessa in Affitasi Singola (solo donne)

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Giulia e Vanessa sono le protagonista di Affittasi Singola (solo donne) , un web-comic a tematica lesbo che ogni 7 del mese (a partire da ieri) racconta, a suon di musica, un pezzo della loro storia. Nulla di speciale, avvertono le due autrici, ma solo un pezzo di "realtà", di cammino fatto assieme dai due personaggi nella cornice suggestiva regalata loro dalla città di Roma. Come si legge nel blog loro dedicato, Vanessa è  Conquistatrice di fanciulle fin dalla più tenera infanzia, fugge da una famiglia palermitana ricca e oppressiva per andare a studiare scienze umanistiche e a conquistare donne a Roma . mentre Giulia è Romana de Roma, motorino scassato, famiglia incasinata, Giulia si muove tra San Lorenzo e il Pigneto, ma un giorno per sbaglio finisce all'Alpheus e incontra Vanessa... A dare vita a Giulia e Vanessa due ragazze ( Marta Fanasca e Nicoletta Bea ): la disegnatrice vive a Londra, mentre l'autrice dei testi è a Tokyo... Di seguito il trail...

Dalla maschera al matrimonio. Storia della lesbica Paola Concia

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Si chiude il libro con gli occhi lucidi per la commozione: l’ultimo capitolo di La vera storia dei miei capelli bianchi di Paola Concia , scritto con Maria Teresa Meli , edito da Mondadori, è, infatti, davvero toccante, fatto com’è della descrizione della cerimonia (e del ricevimento) che ha unito in matrimonio Paola e Ricarda.  Cerimonia e ricevimento svoltisi in Germania, perché in Italia non è ancora possibile, per due persone omosessuali, sposarsi o regolare in altro modo la propria unione. Un diritto negato che ci allontana in modo siderale dal livello di civiltà raggiunto da gran parte dei paesi europei; così come da essi ci distanzia la mancanza di una legge contro l’omofobia e di una legislazione che regoli l’omogenitorialità, ossia la vita genitoriale delle persone GLBT. Tre leggi di cui l’onorevole Concia lamenta la mancanza nel suo libro e di cui (soprattutto di una) si è fatta promotrice di discussione nel Paese e in Parlamento (nota, infatti, la sua battaglia a f...

Per la visibilità delle lesbiche. Partecipiamo alla produzione del documentario

Grazie all’intervista che Pier de Il Grande Colibrì ha fatto a Laura Landi sono venuto a conoscenza del progetto che Laura e Giovanna Selis stanno tentando di realizzare: un documentario sulla visibilità delle lesbiche in Italia che, provocatoriamente, si intitola Le lesbiche non esistono . Siccome l’idea mi piace e credo sia importante dare un contributo, ho deciso di partecipare alla produzione del documentario comprando 2 quote e invito tutti a prendere visione dell’iniziativa e, potendo farlo, a partecipare. Una quota costa 10 euro.