Le etichette rendono liberi
Qualcuno ritiene che non definendosi in alcun modo pratichi un atto rivoluzionario e di liberazione. Afferma, cioè, di non sentire il bisogno, ad esempio, di definire con precisione il proprio orientamento sessuale e non perché ne abbia uno “fluido” o non ne abbia alcuno, ma perché è convinto che basti la definizione di “essere umano” a completarlo. Non nego che, in un mondo ideale, tale posizione potrebbe essere valida, ma, in questa società, a mio avviso, essa è inconsistente e inconcludente. Sono convinto, invece, che definirsi sia essenziale. Chi non si definisce, infatti, corre il serio pericolo di essere confuso con altro. Di non vedersi riconosciuto nella propria individualità. Di essere inglobato nella maggioranza (e più raramente in una minoranza), per il semplice fatto di non dichiarare una diversità. Definirsi, invece, dà diritto di esistenza a sé e al proprio modo di essere. Affermare di essere, ad esempio, bisessuali, evita l’equivoco di essere scambiati p...