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Visualizzazione dei post con l'etichetta Oscar Wilde

Gli errori di Oscar Wilde

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Nel giro di pochi giorni la vita di Oscar Wilde mutò radicalmente e lo scrittore, da divo idolatrato, divenne un reietto della società. Nel 1895, infatti, Wilde fu coinvolto in ben tre processi che ne minarono la credibilità come uomo e letterato e lo condussero al carcere e ai lavori forzati. Le vicende processuali sono state ricostruite da Paolo Rondini in Oscar Wilde. L’importanza di essere diverso , agile volumetto edito dal Corriere della Sera nel 2019 nella collana dedicata ai “Grandi processi della storia”. Rondini traccia un profilo biografico di Wilde sottolineando come egli vivesse al di fuori degli schemi tradizionali della società vittoriana e ostentasse con fierezza la sua “diversità” di modi e intellettuale rispetto ai suoi concittadini. Una diversità che, nel bene e nel male, attirò su di lui l’attenzione dei più. Tra coloro che non videro di buon occhio tale diversità e ricercatezza vi fu il marchese di Queensberry, padre di Lord Douglas, che arrivò ad accusare pubbli...

Byron | Wilde | Auden

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Due pub, tre poeti e un desiderio di Franco Buffoni è un saggio “anomalo”. Il desiderio di cui si parla è quello omosessuale. I tre poeti sono: Lord Byron; Oscar Wilde e W. H. Auden. E i due pub, (giustamente) presto dimenticati dalla trattazione, sono lo White Swan e lo Stonewall, entrambi locali di ritrovo per omosessuali e casuali luoghi nei quali la cronaca è diventata Storia. Si diceva dell’anomalia del saggio. Non si tratta, infatti, di un’opera nella quale i tre poeti vengono analizzati e raccontati singolarmente; bensì di una narrazione che li vede trasformati in un unico “individuo”: un omosessuale nato Lord Byron e morto Auden, passando dall’essere stato Wilde. In altre parole, Buffoni prende a “prestito” le biografie dei tre poeti per tracciare una “Storia del Desiderio” che parta dal 1788 (anno di nascita di Lord Byron) e si concluda, più o meno, nel 1973 (anno di morte di Auden). Un paio di secoli durante i quali il Desiderio omosessuale è passat...

Wilde era un gigante

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Negli ultimi decenni sono emersi dagli archivi privati molti documenti utili a completare la biografia di Oscar Wilde. Pubblicati in diverse riviste specialistiche, sono spesso rimasti sconosciuti al lettore comune. Matthew Sturgis , attento storico inglese, con il suo Oscar. Vita di Oscar Wilde edito in Italia da UTET, ha dato la possibilità al lettore appassionato del grande scrittore britannico di venire a conoscenza di tale materiale e di avere, quindi, una visione più precisa di chi fosse Wilde in realtà. Lontanissimo dall’essere un libro agiografico, la corposa e dettagliata biografia di Wilde firmata da Sturgis restituisce al lettore il ritratto di un uomo complesso e, certamente, contraddittorio che, però, fu senza alcun dubbio, un gigante sia nel mondo delle lettere, sia nella società vittoriana in cui visse. Un libro, quello di Sturgis che affronta Wilde con un linguaggio semplice e colloquiale e che ne ricostruisce la vita e la gestazione delle opere tenend...

Napoli era pregna di cattiveria e di lussuria

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Edito da Colonnese per la prima volta nel 1981 e, successivamente, nel 1998 (e nel 2000) in edizione ampliata, Verso il sole di Oscar Wilde , a cura di Renato Miracco, ricostruisce - con materiali di diversa natura - il soggiorno napoletano che Wilde compì, assieme all’amato Lord Alfred Douglas , dopo essere uscito dal carcere, nel quale aveva scontato due anni di lavori forzati per aver consumato atti di sodomia. Va detto che i due amanti avevano seri problemi di liquidità che si aggravarono appena si venne a sapere che si erano ricongiunti e che vivevano assieme a Napoli (località nella quale si erano recati separatamente per non dare nell’occhio).  Infatti, i fondi furono loro tagliati e si fece di tutto perché si lasciassero: sembrava davvero troppo che Wilde potesse vivere di nuovo assieme all’uomo che aveva amato! Di tutto ciò Wilde è consapevole e ne ragiona con amici e avvocati nella corrispondenza riportata dal curatore nel volume. Si tratta di lettere nelle q...

Wilde pornografo

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Uscito a Londra in forma mutila e anonima nel 1893, il bel romanzo pornografico Teleny dovette attendere l’edizione francese del 1976 per essere pubblicato integralmente.  Da noi fu tradotto per intero solo nel 1980. La storia narrata è quella d’amore tra il musicista René Teleny e il ricco Camille De Grieux. Un amore travolgente quello che unisce i due bellissimi giovanotti e li consuma con rapporti sessuali prolungati e dai ripetuti orgasmi che, spesso, li sfiniscono fino allo svenimento. Un amore destinato a una tragica fine per l’infedeltà del bisessuale e navigato Teleny. Ma al di là della relazione tra i due protagonisti al centro della narrazione, descritta dettagliatamente da Camille non solo dal punto di vista sessuale, ma anche da quello dei sentimenti e delle angosce che un’unione omosessuale poteva generare negli omosessuali inglesi di fine ottocento (che, si ricorda, rischiavano la galera), il romanzo ha valore anche per il suo essere un testimone, tutto...

Lord Alfred Douglas era n'omme 'e niente

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Con Oscar Wilde di Alfred Douglas (1870 - 1945) edito per la prima volta in Italia nel 1982 da Gammalibri è sicuramente un documento; ma contrariamente al volere del suo autore, esso non va letto come una “biografia/verità” su Oscar Wilde , bensì come un paradossale e involontario svelamento di lord Alfred Douglas stesso. Infatti, a fine lettura, non si può fare altro che pensare che Wilde avesse ragione quando nel suo De profundis descrisse Bosie (ossia Alfred Douglas) come una sorta di isterico e scervellato ragazzo, un essere indegno dell’affetto che Wilde pur nutriva per lui. Un uomo che a Napoli (città nella quale la coppia Wilde/Douglas visse dopo la scarcerazione di Wilde) non ci si sarebbe astenuti dal definire “n’omme ‘e niente” (ossia un uomo che non vale nulla, senza onore e dignità). Infatti, in tutto il libro, Douglas non fa altro che attaccare astiosamente la memoria di Wilde sia dal punto di vista letterario, sia da quello umano e ne fa un “ritratto” negativo ...

Il ragazzo che Shakespeare amava

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Come è noto, i Sonetti di Shakespeare sono dedicati a un uomo, finora rimasto ignoto. Molti commentatori ritengono che dietro il dedicatario degli stessi indicato con le sole iniziali W.H. si nasconda il conte di Southampton Hanry Wriothesly, già dedicatario dei due poemetti di Shakespeare Venere e Adone e Il ratto di Lucrezia . Altri, soprattutto in passato, in Mr W.H. avevano riconosciuto William Herbert, III conte di Pembroke. Oscar Wilde in Il ritratto di Mr W.H. segue l’ipotesi che le iniziali rimandino a un certo William Hughes, teoria avanzata nel 1766 da Thomas Tyrwhitt (mai citato nel romanzo di Wilde). Per Wilde, come spiega meravigliosamente e in modo assai convincente nel suo saggio in forma di romanzo breve, Hughes altri non era che uno di quei giovinetti che nel teatro elisabettiano recitavano le parti femminili, essendo negata alle donne la possibilità di calcare i palcoscenici. Di strepitosa bellezza, Hughes a...

Wilde alla sbarra

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Pubblicato in Italia da Kaos edizioni nel 2010, il Dossier Oscar Wilde a cura di William Badford (tradotto da Lorenzo Ruggiero) riunisce in volume la trascrizione dei tre processi che videro protagonista Wilde tra l’aprile e il maggio del 1895 e la lunghissima lettera (una ventina di grandi fogli minutamente manoscritti) che Wilde, due anni dopo, indirizzò ad Alfred Douglas e nota con il titolo di De profundis .

Gide ricorda Wilde

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Oscar Wilde Il 30 novembre 1900 moriva Oscar Wilde .  L’anno successivo André Gide stese un memoriale nel quale raccontava i suoi incontri con il grande scrittore irlandese. Oscar Wilde. In memoriam fu da Gide pubblicato solo nel 1903 e, in Italia, si può leggerlo edito da Stampa Alternativa con il titolo arbitrario e alquanto fuorviante di Gli ultimi anni di Oscar Wilde, dandy decaduto . Sull'arbitrarietà del titolo c’è poco da dire: salta agli occhi.  Sul suo essere fuorviante si specifica che nel suo memoriale Gide parla di Wilde non come di un dandy decaduto, ma come di un uomo che il carcere ha profondamente cambiato .  Lascia a Wilde stesso la parola, in modo che sia chiaro al lettore come Wilde considerasse l’esperienza del carcere formativa in modo ben diverso da quanto comunemente si immagina.  Wilde, infatti, affermava che il carcere gli aveva insegnato un sentimento bello quale è la pietà: “Sono entrato in prigione con un cuore di pietra: no...

Guardare la vita di Oscar Wilde

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Chi desidera avvicinarsi per la prima volta alla biografia di Oscar Wilde può leggere e guardare l’ Album Wilde scritto Merlin Holland (nipote di Wilde) e pubblicato in Italia da Novecento nel 2002. Il testo del volume è lontano da ogni accademismo e ricostruisce la vita del grande scrittore senza astio o imbarazzo nei confronti di un nonno che Holland non ha mai conosciuto. Si legge, invece, nel testo un’ammirazione viva e una dedizione alla memoria dell’avo che, però, non inducono il biografo a nascondere anche i lati meno “nobili” di Wilde, come, ad esempio, la sete di notorietà sofferta da Wilde per tutta la vita o la superficiale sottovalutazione dei rischi che la relazione omosessuale con Bosie (ossia Lord Alfred Douglas ) comportava in un paese nel quale l’omosessualità maschile era reato. Un libro Album Wilde che, come dice il titolo, non si conclude nel solo testo, ma si affida all’immediatezza delle immagini (assai bene riprodotte) per ri...