Byron | Wilde | Auden


Due pub, tre poeti e un desiderio di Franco Buffoni è un saggio “anomalo”.

Il desiderio di cui si parla è quello omosessuale.
I tre poeti sono: Lord Byron; Oscar Wilde e W. H. Auden.
E i due pub, (giustamente) presto dimenticati dalla trattazione, sono lo White Swan e lo Stonewall, entrambi locali di ritrovo per omosessuali e casuali luoghi nei quali la cronaca è diventata Storia.

Si diceva dell’anomalia del saggio.
Non si tratta, infatti, di un’opera nella quale i tre poeti vengono analizzati e raccontati singolarmente; bensì di una narrazione che li vede trasformati in un unico “individuo”: un omosessuale nato Lord Byron e morto Auden, passando dall’essere stato Wilde.

In altre parole, Buffoni prende a “prestito” le biografie dei tre poeti per tracciare una “Storia del Desiderio” che parta dal 1788 (anno di nascita di Lord Byron) e si concluda, più o meno, nel 1973 (anno di morte di Auden).
Un paio di secoli durante i quali il Desiderio omosessuale è passato dall’essere un peccato, all’essere una malattia ed è diventato una variante naturale della sessualità umana.

Un saggio, quello di Buffoni, a cui il lettore può abbandonarsi per lasciarsi cullare delle analogie tra i tre poeti pescate a piene mani da Buffoni (poeta a sua volta).
Analogie raccontate per “segmenti” (più che per capitoli) che assomigliano tanto al flusso di coscienza che nasce e si sviluppa durante una terapia psicoanalitica.

Intendiamoci, però, il libro di Buffoni non è curativo: è una magistrale lezione di analisi critica senza che essa traspaia come tale!
Lezione da godere e assorbire e lasciare che fermenti nella coscienza del lettore.

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Leggi anche: Il servo di Byron di Franco Buffoni

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