Viaggi di nozze per coppie gay e lesbo
All’interno dell’Expo del Turismo Gay si è svolto oggi l’affollato convegno “Viaggi di nozze, l’evoluzione dell’offerta turistica per il mercato gay & lesbian” al quale hanno partecipato come relatori Alessandro Cecchi Paone, Alberto Corti, Olga Mazzoni e Alessio Virgili.
Ha introdotto i lavori Alessio Virgili, ambasciatore italiano di IGLTA, che ha ricordato alcuni dati emersi da una recente ricerca effettuata tra le agenzie di viaggio dall’Osservatorio Turistico Guida Viaggi. Tali dati mostrano come:
- per il 95% delle agenzie il turismo gay equivale al 10% del fatturato;
- il 56% delle agenzie interpellate ha avuto clienti gay dichiarati;
- i clienti gay spendono in viaggi tra i 1500 e 2500 euro a persona e comprano soggiorni da una o due settimane.
Dati che si commentano da soli e che diventano davvero impressionanti se, come ha fatto Alberto Corti, si ricorda che la spesa media pro capite del turista italiano è pari a 800 euro. Dunque, il turista gay, è sicuramente un turista che spende parecchio.
Olga Mazzoni di Thema Nuovi Mondi ha fatto il punto sulla situazione dei diritti GLBT negli USA evidenziando come vi siano stati nei quali è consentito alle coppie gay e lesbo di sposarsi e stati in cui tale diritto è negato. Tale disparità di trattamento, per la Mazzoni, è dovuta all’omofobia esercitata da alcuni credo religiosi che sono più potenti e presenti in certi stati e molto meno influenti in altri. Infine, Olga Mazzoni ha ricordato come, in tutte le realtà geografiche progredite in cui sono riconosciuti pari diritti alle coppie gay e lesbo, vi siano state immedite ricadute positive a livello economico su tutta la filiera impegnata nel business dei matrimoni.
Alberto Corti, direttore generale di Federviaggio Confcommercio, ha messo in evidenza come la qualità dell’accoglienza delle strutture gay friendly sia mediamente assai alta e come ciò vada a vantaggio non solo degli ospiti gay, ma di tutti. Ha, poi, ricordato come l’Italia, annualmente, ospiti 40 milioni di turisti stranieri e come più del 50% di essi arrivi da zone geografiche nelle quali sono riconosciuti pari diritti alle coppie gay e lesbo. Verosimile che molte di tali coppie, in Italia, vengano in viaggio di nozze. Diventa necessario, allora, dare a tali coppie servizi e prodotti a loro dedicati. La qual cosa, sottolinea Corti, non significa che le coppie gay e lesbo in viaggio di nozze in Italia debbano essere confinate in enclave gay friendly, bensì che in Italia ci debba essere un cambiamento nella mentalità sia in chi lavora nelle strutture ricettive, sia nei cittadini comuni.
Infine, Alessandro Cecchi Paone ha provocatoriamente ricordato come i maschi gay siano gli unici a desiderare ancora il matrimonio e come il loro desiderio sia ben diverso da quello dei maschi eterosessuali che, al matrimonio, sono “costretti” dalle loro compagne. Si è, però, detto pessimista sulla possibilità che, presto, in Italia si possa riconoscere alle persone GLBT la facoltà di sposarsi, ma ha dichiarato di essere certo che nella prossima legislatura, anche sotto la pressione dell’Unione Europea, si possa arrivare a una qualche regolamentazione delle unioni tra persone gay e lesbiche. Ha, infine, suggerito che l’Italia, all’estero, venga venduta come una meta romantica ideale per il proprio viaggio di nozze anche per le coppie gay e lesbo e che le località pronte ad accogliere tali coppie siano indicate sui cataloghi con dei cuori arcobaleno.
Il convegno si è concluso con diversi interventi da parte del pubblico.
A convegno terminato, abbiamo avuto la possibilità di videointervistare Alessandro Cecchi Paone (guarda il video) e Alessio Virgili (guarda il video).
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