Europa gaia


La legislazione europea per i diritti delle persone GLBT viaggia a ritmi molto diversi. Ci sono paesi, specie nel Nord Europa  (e in Spagna), dove le persone omosessuali hanno pari diritti, mentre paesi in cui non ne hanno alcuno.

La ILGA Europa ha pubblicato la classifica europea, dando un punteggio agli stati europei in base alla loro legislazione. A seconda di quanto fatto (o non fatto) a favore delle persone omosessuali, si ottiene un punteggio diverso che può andare da -4 (il minimo) a +10 (il massimo).

Si ottengono punti positivi se:
  • La legge protegge da discriminazioni dovute a causa del proprio orientamento sessuale
  • Sono riconosciute le unioni tra persone delle stesso sesso
  • Vengono riconosciuti gli stessi diritti ai coniugi omosessuali
  • L’omofobia è riconosciuta come un crimine.
La classifica non tiene conto della legislazione specifica per le persone transessuali o intersessuali.
In testa alla classifica la virtuosa Svezia (che ha raggiunto tutti gli obiettivi), in coda la Russia e l’Ucraina. L’Italia ha un solo punto.


  • 10: Svezia
  • 9: Belgio, Olanda, Norvegia, Spagna
  • 8: Islanda, Regno Unito
  • 7: Andorra, Danimarca
  • 6: Finlandia
  • 5: Francia, Germania, Portogallo
  • 4: Croazia, Lussemburgo, Slovenia, Svizzera, Ungheria
  • 3: Austria, Irlanda, Kosovo, Repubblica Ceca, Romania
  • 2: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Estonia, Lituania, Repubblica Slovacca
  • 1: Georgia, Grecia, Italia, Malta, Montenegro, Serbia
  • 0: Armenia, Azerbaigian, Cipro, Città del Vaticano, Lettonia, Liechtenstein, Monaco, Polonia, Repubblica di San Marino, Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia
  • -1 Bielorussia, Moldova, Turchia
  • -2: Russia, Ucraina

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