Il ragazzo che si innamorò del maturo Tennessee Williams

A colazione con Tennessee Williams di Freddy Longo, edito nel 2006 da Baldini Castoldi Dalai, più che un romanzo* è un memoir, tra l’altro assai coraggioso, nel quale l’autore ricorda alcune tappe fondamentali del viaggio fatto negli Stati Uniti nel 1972, quando ancora era un giovane studente di medicina.
Fondamentali per la sua crescita individuale, ovviamente.

Viaggio raccontato senza nascondere gli eccessi a cui il giovane Freddy si è lasciato andare, nel tentativo di trovare la sua collocazione nel mondo.
Nuove esperienze a volte cercate (e più volte rimandate) e altre inaspettate, ma comunque vissute (volente o nolente).
Tra le prime, sicuramente, si può citare il sesso con un altro ragazzo; mentre tra le seconde l’inatteso getto d’urina che una ragazza gli scarica sul viso durante un rapporto orale consumato in un cesso pubblico.

Tra gli incontri inaspettati, poi, quello casuale e folgorante con il grande drammaturgo Tennessee Williams.
I due si vedono più volte e si raccontano i propri dolori e le tragedie familiari e si lasciano anche andare a pettegolezzi su personaggi famosi, come Marlon Brando, Marilyn Monroe e Truman Capote, e a “giochi” virili tipici dell’età adolescenziale (come fare a gara a chi urina più lontano), pur non essendo entrambi adolescenti.

In realtà, al di là del fatto che uno dei due è uno dei maggiori protagonisti della scena letteraria mondiale, il loro è l’incontro tra un ragazzo in cerca della sua strada e un uomo più che maturo ormai sul viale del tramonto che, forse, commettono entrambi l’errore di non darsi una possibilità.
O, forse, semplicemente, viaggiano a velocità differenti.
Il ragazzo capisce con ritardo che l’uomo maturo (ovvero, il padre, il fratello maggiore e l’amante) è ciò di cui ha bisogno in quel momento; mentre, dall’incontro con il ragazzo, l’uomo maturo comprende che il suo declino sarà funestato da troppi sensi di colpa, senza neppure il conforto derivato dalla scrittura. 

A colazione con Tennessee Williams è una testimonianza di vita doppiamente importante: proprio perché parla di Tennessee Williams e perché descrive l’incontro tra un ragazzo e un uomo maturo.
Scritto assai bene, si legge nel giro di poche ore.

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* Il testo è pubblicato nella collana “Romanzi e Racconti”


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