Perché le cose cambino davvero

Il 17 maggio è la giornata mondiale
contro l'omofobia
Pur essendo tra coloro che plaudono per lo sbarco in Italia del fortunato
It Gests Better Projet con il nome Le Cose Cambiano, non posso esimermi dal condividere qualche riflessione.
Le Cose Cambiano si prefigge, tramite il racconto di esperienze vissute, di far comprendere a quegli adolescenti che si trovano a vivere situazioni di disagio a causa del loro orientamento sessuale che, con il passare del tempo, le cose cambiano. Cambiano, ovvero, secondo i promotori del progetto, migliorano.
Nella pagina dedicata alla presentazione del progetto, si legge:
Le cose cambiano è una piattaforma dedicata ai ragazzi che si stanno confrontando con il proprio orientamento sessuale, che non si sentono compresi e accettati, che hanno subito episodi di bullismo omofobico o che vengono discriminati per quello che sono.
Siamo convinti che lo strumento più potente di comprensione ed educazione, nonché il migliore antidoto contro l’isolamento, sia la narrazione; che le storie possano fare bene sia a chi le racconta, sia a chi le ascolta.
Attraverso il racconto di cosa ha aiutato i narratori a superare le difficoltà, si vuole, quindi, far comprendere che le cose possono migliorare.
In realtà, inutile nasconderlo, le cose possono anche peggiorare.
Perché esse migliorino, oltre al racconto, oltre alla speranza, c’è bisogno di azione.
Perché le cose cambino davvero in meglio, specie in un Paese, come è l’Italia, che ha la radicata tendenza ad auto-assolversi (“Italiani brava gente”), c’è bisogno
  1. che sia intrapresa una radicale e persistente azione educativa che abbia come fine la valorizzazione, da parte di tutti, delle differenze;
  2. che si educhi gli omofobi al rispetto degli altri;
  3. che gli omofobi che compiono atti di violenza sia verbale, sia fisica, vengano puniti;
  4. che i più elementari diritti individuali, come il matrimonio e la genitorialità, vengano garantiti a tutti i cittadini.
C’è bisogno, in ultima analisi, che coloro che appartengono a una minoranza siano tutelati e non lasciati soli di fronte alla violenza dei singoli o dei gruppi.
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Twitter: @daniloruocco 

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