Il Re è nudo! Lo urlano le coppie di fatto
Convivenze sia eterosessuali, sia omosessuali.
Storie di coppie di fatto, come, negli ultimi tempi, vengono definite tali unioni.
Scopo palese dei narratori è mostrare come in Italia le famiglie create dalle coppie di fatto non siano tutelate dalla legge e come agli omosessuali, in aggiunta, sia anche negata la possibilità di poter rendere ufficiale la loro unione (cosa che gli eterosessuali possono fare, se vogliono, sposandosi) con motivazioni ridicole, capziose e, spesso, false.
Un libro letterario che ha, quindi, un obiettivo Politico, ma che resta “sanamente” letterario: ovvero, le rivendicazioni non uccidono la poesia.
Un libro in cui la Letteratura svolge una delle sue funzioni più alte, ossia quella di mostrare il Re nudo.
Ogni lettore del libro sceglierà il racconto o la poesia che più sente vicino alla sua esperienza, che più gli sembra sua. Che più lo ha commosso e coinvolto.
Il racconto che, però, più di altri ci sembra abbia saputo mostrare il Re in tutta la sua ridicola nudità porta la firma di Franco Buffoni (narratore e poeta). In Marco e Matteo - Storia di un manifesto, infatti, Buffoni, dando voce ai protagonisti di un manifesto elettorale del 2006, ripercorre la storia miserevole della politica italiana in fatto di diritti civili.
Una miseria culturale di cui la sinistra, apparentata al centro cattolico, ha molte responsabilità.
Una politica che non ha lavorato per risolvere i problemi delle persone, ma per concedere privilegi alla Chiesa di Roma, negando diritti, la cui mancanza genera ingiustizia e sofferenza.
Una politica che non legifera, perché, come afferma l’Autore, è consapevole che una legge, normando, rende normali e certi ambienti non gradiscono che l’amore sia un fatto normale per tutti.
Una politica, quella italiana, controllata “da un piccolo stato straniero, per trovare analogie istituzionali col quale occorre ricorrere ad Arabia Saudita, Oman e Qatar”; che è come dire che l’Italia, succube del Vaticano, è fuori dall’Occidente!
Tra i racconti degni di nota qui, senza nulla togliere agli altri, si ricordano solo Al vostro buon cuore di Ivan Cotroneo; Il testimone in kilt di Eduardo Savarese e Ignazio e Renzo di Willy Vaira.
Tra i poeti presenti nell’antologia è di nuovo a Franco Buffoni che bisogna guardare: davvero bella la sua Gay Pride a Roma.
Completano il volume, di cui si consiglia la lettura, la Prefazione di Ivan Scalfarotto e la Postfazione di Vincenzo Branà.
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