Senza Diritti non c'è Democrazia

Nel 2011 Gherardo Colombo ha pubblicato con Bollati Boringhieri un bel libro in cui spiega - usando un linguaggio accessibile a tutti perché lontano dai tecnicismi - cosa è la Democrazia e come la si realizza.

Il saggio breve, dal titolo Democrazia, mette in chiaro che tale forma di governo si attua là dove si ha una considerazione positiva del genere umano e, per essere realizzata, presuppone che il popolo (che esercita il potere) sia lontanto da atteggiamenti infantili; sia correttamente informato e si impegni concretamente, partecipando alla vita politica.
L’Autore, tra l’altro, spiega i meccanismi con i quali si attua la Democrazia, illustrando, ad esempio, in che modo si possa realizzare la rappresentanza e l’importanza della divisione del potere, affinché ogni appartenente alla società possa essere davvero libero.

Scopo della Democrazia, infatti, è quello di rendere il cittadino libero.
E, sottolinea con lucidità Colombo, senza pari Diritti, non è possibile per tutti i cittadini essere liberi, perché chi non gode di uguali diritti, non può fare delle scelte come coloro che ne godono.
E scegliere è proprio ciò che rende liberi!
Dunque, se la mancanza di Diritti fa sì che alcuni cittadini non siano liberi, ne segue che nello Stato nel quale i Diritti siano negati a una parte della popolazione, la Democrazia non esiste.
Scrive a tale riguardo il noto magistrato:
Dove la democrazia si realizza compiutamente non può esistere discriminazione, perché lo stesso fondamento della democrazia esclude che possano essere soppresse le libertà fondamentali di ciascuno degli appartenenti al genere umano.
Un saggio, quello di Colombo, che si consiglia vivamente e che dovrebbe essere alla base di ogni discorso sui Diritti civili e sulla Democrazia.

Commenti

  1. A nessuno (neppure alle teste di cazzo) su questo sito è consentito offendere dando del depravato.

    Per quanto attiene al contenuto del post, ti invito a riflettere sul fatto che non sono i gay che dicono che Gesù fosse omosessuale, ma esimi studiiosi.

    Capisco che la cosa ti possa far bruciare il culo, ma è così: studiosi di varie discipline affermano che Gesù, molto probabilmente, era omosessuale.

    Per quanto riguarda il rispetto, abbilo tu, per le persone e per gli studiosi, oppure vai a rompere le palle altrove.

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  2. ok bravi tutto il monto è gay

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  3. Ciao! Intanto mi presento e non parlo sotto in nome farlocco, sono Leonardo D. Meda.
    Vorrei collegare la tua riflessione all'articolo.
    Partiamo dalla parola depravazione: pensare se Gesù fosse stato omosessuale è depravazione (per te). Quindi pensare che Danilo sia gay è depravazione? Danilo lo è! È la verità. Gesù non si sa che sessualità avesse. Quindi la problematica sarebbe se Gesù lo fosse...ma se lo fosse sarebbe una depravazione? Se pensi sia depravazione che lo fosse stato...allora tu pensi che l'omosessualità sia causa di depravazione. Del resto , se un fedele è gay...che centra?!?
    Per un gay pensi possa essere depravazione pensare ad un Cristo eterosessuale? A me non fa ne caldo ne freddo. Apprezzo tutte le sessualità!
    Quindi, all'ombra dei fatti, hai un problema tj con l'omosessualità o con Gesù?
    Io con nessuno dei due, di fatti non ritengo inopportuno ne pensare ad entrambi ne analizzare i due concetti avvicinati (orientamento sessuale e Gesù il nazzareno).
    Se poi fosse omosessuale, bisessuale o eterosessuale...conta qualcosa per te?
    In quanti Cristiano , avresti dei mutamenti di fede?
    Ma se ci si basa solo sui fatti e sulla sua bontà è quello che conta. Il resto sono semplici analisi di un personaggio che, inevitabilmente, ha cambiato la storia (se è esistito).
    Analizza quanto sei cristiano per poter affrontare la sessualità del tuo mito con indifferenza.
    Saluti
    Leonardo

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