Un trattato sull'omofobia interiorizzata

Zamel di Franco Buffoni è un libro uscito nel 2009 da Marcos y Marcos.
Se lo si considera un romanzo in senso stretto, esso sembra non essere pienamente riuscito. Infatti, la storia dovrebbe raccontare, in un lungo flash back, le ragioni per le quali Aldo è stato assassinato dal suo giovane amante magrebino.
Ma, in realtà, solo marginalmente Buffoni racconta tale storia; e la ragione sta nel fatto che l’Autore non ha scritto un romanzo.
Zamel, infatti, potrebbe essere meglio definito come un trattato in forma dialogica.
I due interlocutori del dialogo sono Aldo, una checca che ha interiorizzato l’omofobia di cui è stata vitttima ed Edo, un militante omosessuale che tenta di mostrare ad Aldo che un altro modo di vivere da omosessuali è possibile.

Aldo è checca in quanto si sente profondamente donna e si eccita solo se è convinto che il partner occasionale con cui si intrattiene sia “un vero maschio”, ossia un uomo sposato, con figli e che lo considera una femmina di facile costumi. Per tale motivo, Aldo si è trasferito in Tunisia dove è sicuro di trovare solo maschi di tal fatta.
Edo, invece, è un omosessuale che tenta di mostrare ad Aldo che le sue convinzioni su se stesso e su gli altri sono frutto di anni di omofobia interiorizzata che lo hanno portato a convincersi di non essere degno di vivere una relazione alla pari con un altro uomo. Un altro uomo ugualmente omosessuale e liberato. Liberato dall’omofobia. Liberato grazie alla cultura glbt.

Il dialogo tra Aldo ed Edo si sviluppa per diversi giorni sia dal vivo, sia con scambi di lettere e tocca vari argomenti, sempre con l’obiettivo, da parte di Edo, di far giungere Aldo alla consapevolezza che sia possibile affrancarsi dall’omofobia, dall’eterosessismo e dall’eteropatriarcato.
Edo, quindi, mostra ad Aldo i progressi compiuti dalla comunità glbt che hanno portato all’ottenimento di diritti importanti. Gli dimostra come essere una comunità sia necessario per non restare nel ruolo di vittime. Ma Aldo sembra refrattario: a lui non serve far parte di una comunità. Lui è una “ragazza” perfettamente in grado di affascinare i veri maschi. Maschi e non zamel, ossia omosessuali passivi… Maschi che lo usano per scaricarsi e poi tornano alle loro donne…
E quando Aldo conosce un ragazzo che non lo tratta come una checca, ma come un possibile compagno, come un uomo, egli rifiuta di accettare la possibilità di una vita diversa e spinge il giovane a ucciderlo.


Un libro, Zamel di Franco Buffoni, la cui lettura è necessaria, ma in quanto trattato sull’omofobia interiorizzata e non in quanto romanzo.

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