Dal sogno erotico alla realtà tragica

The Dreamers di Gilbert Adair edito da Rizzoli nel 2003 è davvero un gran bel romanzo, sapientemente tradotto in film da Bernardo Bertolucci (con la sceneggiatura dello stesso Adair).

Bertolucci termina il racconto con la discesa in piazza dei tre protagonisti per partecipare ai moti parigini del maggio 68. 
Lo scrittore, nel suo romanzo, descrive, invece, quelle rivolte e le loro tragiche conseguenze per i tre ragazzi.
E lo fa in modo tanto dettagliato da far prendere alla narrazione l’aspetto di un reportage giornalistico.

Va detto che la scrittura di Adair è piena di dettagli anche nella prima parte del romanzo, ma quei dettagli, colmi come sono di richiami cinematografici, servono, paradossalmente, a creare un clima onirico e ipnotico; mentre, si ripete, i dettagli profusi nel testo dalla discesa in strada dei tre ragazzi in poi hanno l’odore della cronaca.
Con l’abbandono dello spazio protetto creato nell'appartamento dei due gemelli incestuosi, i tre sognatori del titolo si scontrano, infatti, contro una realtà che, per loro, avrà esiti luttuosi.

Amore e Morte; Sogno vs Realtà.
Amore e scoperta della sessualità che, in un gioco di “innocente perversione”, coinvolge i tre ragazzi: i due gemelli incestuosi e il loro amico italo-americano.
Un ménage à trois che vede Matthew calarsi «nel ruolo che la vita aveva studiato per lui: quello dell’angelo martirizzato, fragile nel fisico e mansueto nel carattere, da accarezzare e picchiare» e i due gemelli Théo e Isabelle in quello «dei suoi amati mentori e aguzzini».

Un gioco erotico che, per quanto perverso e totalizzante, si svolge tutto sotto le insegne del sogno, ambientato com'è in una casa che tiene il mondo esterno volutamente distante.
Un sogno alimentato da altri sogni: quelli creati dal cinema a cui i tre ragazzi fanno continuo riferimento, sia per sfidarsi in un gioco di memoria, sia per creare situazioni erotiche in cui tuffarsi senza inibizioni.

Un sogno che non si tramuta mai in incubo.
L’incubo dagli esiti tragici, si ripete, i tre vivranno quando torneranno nel mondo reale…

Un romanzo, quello di Adair, che va in qualche modo riscoperto (risulta fuori catalogo), magari rileggendo anche I ragazzi terribili di Jean Cocteau che, in qualche modo, gli è affine.

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