Achille e Patroclo da Omero alla Miller
Achille e Patroclo. Insieme per sempre di Andrea Baserga è un bel saggio edito da Corriere della Sera nel quale si ricostruisce la relazione tra i due mitici eroi greci.
E se nel poema omerico la natura della relazione tra Achille e Patroclo resta volutamente ambigua, tanto che non è possibile dire con certezza se per l’aedo i due eroi erano solo amici o anche amanti, per la Miller non riconoscere la natura amorosa di quel rapporto è sintomo di omofobia.
Vero è che, per Omero, morto Patroclo, Achille dichiara che «l’amato compagno» gli era più caro della sua stessa vita e chiede che - una volta deceduto - le sue ceneri vengano conservate assieme a quelle di Patroclo.
Una scelta, quella di Achille, che renderà eterno il loro rapporto e che lo farà stare assieme a Patroclo anche nell’Ade.
Patroclo che, per Omero, era più anziano di Achille, essendo il cugino di Peleo.
Tale differenza di età non è un dettaglio ininfluente: nella società della Grecia classica, era in uso tra i cittadini la pederastia pedagogica che prevedeva che il maschio adulto (l’erastes) si prendesse cura dell’educazione del maschio giovane (l’eromenos).
Un rapporto educativo strettamente connesso al rapporto amoroso, nel quale, durante l’amplesso, l’erastes assumeva il ruolo attivo e l’eromenos quello passivo.
Ebbene, non tenendo conto della differenza d’età, alcuni autori classici come Eschilo e Pindaro - che davano per scontato che tra i due eroi vi fosse un rapporto erotico oltre che amicale - fecero di Achille l’erastes, e di Patroclo l’eromenos.
Contro tale posizione sembra scrivere Platone che, nel Simposio, fece notare proprio la differenza d’età tra i due e, quindi, diede a Patroclo il ruolo di erastes e ad Achille quello di eromenos.
Come detto, il saggio ripercorre secoli di letteratura e, passando, tra gli altri, da Shakespeare e Pavese, giunge fino a Christa Wolf per la quale Achille è un omosessuale represso e (perciò) violento e - come detto - alla Miller, per la quale Achille e Patroclo hanno la stessa età e il loro rapporto amoroso inizia fin dall’adolescenza, tanto che vengono educati assieme dal centauro Chirone.
Un saggio, quello di Baserga, scritto con una lingua scorrevole e che si rivolge a un pubblico largo di lettori, non necessariamente ferrati né nella Storia della Letteratura, né in quella della Civiltà greca.
Un saggio di cui si consiglia vivamente la lettura.
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