Il Queever di Torino ha spento 10 candeline

Ieri sera a Torino il Queever ha festeggiato i suoi primi 10 anni di vita.
Un traguardo che dimostra come sia, ormai, una realtà consolidata.
Sono diverse le ragioni che fanno del Queever una serata davvero differente nel panorama degli eventi in discoteca organizzati per un pubblico di persone GLBT.

Innanzitutto va detto che per partecipare a una serata domenicale del Queever non serve avere alcuna tessera associativa.
Poi va aggiunto che gli eventi del Queever sono aperti a tutti:
  • gay, lesbiche, bisessuali ed eterosessuali;
  • cisgender, transgender e gender-fluid; 
  • giovanissimi, meno giovani e maturi.

Questo fa sì che le domeniche al Queever sono davvero inclusive.


Altra caratteristica davvero notevole delle serate del Queever è il fatto, a tratti “rivoluzionario”, che i ragazzi e le ragazze dell’animazione (detti Q-boys e Q-girls) sono persone dall’aspetto reale, lontanissimi dallo stereotipo del ragazzo palestrato e della ragazza anoressica e per tale motivo risultano sexy e coinvolgenti.

Si aggiunga, poi, il fatto che gli eventi domenicali iniziano con l'abbondante aperi-cena che è il momento propizio per iniziare a socializzare.
Sparecchiati gli avanzi, la disco inizia a orari umani.
La serata, in genere, prevede anche uno spettacolo realizzato dalle drag queen del Queever.

Infine, va messo in evidenza come le serate al Queever non siano solo dedicate al divertimento, ma sono sempre anche serate di attivismo GLBT: di volta in volta viene invitato qualche attivista a parlare di un tema.

Ieri sera il Queever ha festeggiato i primi 10 anni al grido di “10 anni di amore” e chi è salito sul palco non ha mancato di ricordare come le unioni civili sono solo il primo step: bisogna lottare per raggiungere il matrimonio ugualitario. 
Prossima fermata il Pride di giugno.

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